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1 Dicembre - Novena all'Immacolata - Terzo giorno

Tu gloria Jerusalem, Tu lÆtitia Israel

Autore: Don Francesco Argese

Terzo giorno

Tu gloria Jerusalem, Tu lÆtitia Israel.

Con la parola della Madre fu plasmato il Verbo del Padre,

con la voce di una creatura fu creato il Creatore

 

 

Quando si trattò di creare Adamo, Dio dialoga col suo Unigenito: “Facciamo l’uomo”, dice (Gen 1,26).

Ma quando si trattò di introdurre sulla terra – come afferma Paolo – quest’ammirabile Consigliere, cioè il Primogenito, e formare il secondo Adamo, di questo progetto assume come compartecipe la Vergine. E questo grande disegno lo dispose Dio, ma lo confermò la Vergine. L’incarnazione del Verbo non fu solo opera del Padre, della sua Virtù e dello Spirito – Egli approvando, questa venendo, lo Spirito adombrando; ma fu opera anche della volontà e della fede della Vergine. E come, senza le Tre divine persone, questo disegno non avrebbe potuto effettuarsi, così pure, se l’Immacolata avesse negato il suo consenso e la sua fede, sarebbe stato impossibile che il progetto andasse in atto.                    (Nicola Cabasillas, †1391 ca.)

 

Liberamente la Vergine – a nome dell’umanità e di tutta la creazione – interamente si dona a Dio. Tutta la sua persona si fonde in uno per dare una risposta compiutamente “umana” al Verbo che chiede di diventare suo figlio: il corpo è ricomposto in integra bellezza, l’anima in armonia, lo spirito la inabita totalmente. Così le parole fluiscono dall’intimo del suo cuore, come dal cuore sgorga gioiosa la risposta dell’Amata al suo Amato: Ecco l’Ancella del Signore: oh! che mi avvenga secondo la tua parola. E così il Verbo si fece carne: perché era giusto che Dio si facesse Figlio della Vergine ed era giusto che la Vergine divenisse la Madre di Dio. In quel momento, e solo in quel momento, si compì il tempo delle nozze: l’uomo fu assunto dal Verbo, la creazione fu ricapitolata in lui. E con la redenzione dell’uomo ebbe inizio una nuova creazione, che vide indissolubilmente unita la Madre al Figlio Salvatore in tutte le tappe della salvezza umana. E ancora oggi la vede partecipe del primato di Cristo su tutte le creature, quale dispensatrice dei suoi doni divini, mediatrice della grazia, cooperatrice di redenzione.

 

Il Signore è con te!

Tu sei la Vergine dell’annunciazione,

il Sì dell’intera umanità al mistero di salvezza.

Tu sei la Figlia di Sion

e l’Arca della nuova Alleanza

nel mistero della Visitazione.

Tu sei la Madre di Gesù nato a Betlemme,

Colei che lo ha mostrato

ai semplici pastori e ai sapienti dell’Oriente.

 

Tu sei la Madre che offre suo Figlio nel Tempio,

lo accompagna fino all’Egitto,

lo conduce a Nazareth.

Vergine dei cammini di Gesù,

della vita occulta e del miracolo di Cana.

Madre dolorosa del Calvario

e Vergine gloriosa della Risurrezione.

Tu sei la Madre dei discepoli di Gesù

nell’attesa e nella gioia della salvezza.

(San Giovanni Paolo II)