Annunciazione (ragazze club)
Commento a Lc 1, 26-38
Autore: Don Claudio Tagliapietra
26 Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
28 Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
29 A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
30 L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
31 Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
32 Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre
33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34 Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
35 Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
36 Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:
37 nulla è impossibile a Dio».
38 Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.