Apostolato
Solco, cap XXX
Autore: San Josemaría Escrivá
Propaganda
927 Convinciti: il tuo apostolato consiste nel diffondere bontà, luce, entusiasmo, generosità, spirito di sacrificio, costanza nel lavoro, profondità nello studio, magnanimità nella donazione, aggiornamento, obbedienza assoluta e gioiosa alla Chiesa, carità perfetta…
– Nessuno dà ciò che non ha.
928 A te, ancora giovane e che hai appena intrapreso il cammino, questo consiglio: siccome Dio merita tutto, cerca di distinguerti professionalmente, per poter poi propagare le tue idee con maggiore efficacia.
929 Non dimenticarlo: siamo tanto più convincenti quanto più siamo convinti.
930 “Non si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli”.
E, al termine del suo passaggio sulla terra, comanda: “Euntes, docete” – andate e insegnate. Vuole che la sua luce brilli nella condotta e nelle parole dei suoi discepoli, te compreso.
931 È impressionante la frequenza con cui, in nome della libertà!, tante persone hanno paura che i cattolici siano semplicemente buoni cattolici – e cercano di impedirlo.
932 Guardati dai propagatori di calunnie e insinuazioni, che alcuni raccolgono per leggerezza e altri per malafede, distruggendo la serenità e avvelenando l’opinione pubblica.
A volte, la vera carità richiede la denuncia di queste aggressioni e di chi le provoca. Altrimenti, con la loro coscienza deviata o poco formata, quegli stessi e quanti li ascoltano potrebbero argomentare: stanno zitti, dunque acconsentono.
933 Alzano la voce i settari contro ciò che essi chiamano il “nostro fanatismo”, perché i secoli passano e la Fede cattolica rimane immutabile.
Invece, il fanatismo dei settari – poiché non è in relazione con la verità – cambia in ogni tempo i suoi paludamenti, innalzando contro la Santa Chiesa lo spauracchio di mere parole, che il loro agire svuota di contenuto: “libertà”, che incatena; “progresso”, che fa ritornare alla selva; “scienza”, che nasconde ignoranza… Sempre un tendone che copre una vecchia mercanzia avariata.
Voglia il Cielo che diventi ogni giorno più forte il tuo “fanatismo” per la Fede, unica difesa dell’unica Verità!
934 Non ti spaventare e non stupirti, di fronte all’ottusità di certuni. Non mancheranno mai i fatui che brandiscono, con pretese culturali, l’arma della loro ignoranza.
935 Che pena costatare come camminano affiancati, per passioni diverse – ma uniti contro i cristiani, figli di Dio –, coloro che odiano il Signore e alcuni che affermano di essere al suo servizio!
936 In certi ambienti, soprattutto della sfera intellettuale, si avverte e si tocca con mano una specie di consegna settaria, a volte seguita persino da cattolici, che – con cinica perseveranza – alimenta e propaga la calunnia, per gettare ombre sulla Chiesa o su persone e organismi, contro ogni verità e ogni logica.
Prega, ogni giorno, con fede: “Ut inimicos Sanctae Ecclesiae – nemici perché tali essi si proclamano – humiliare digneris, te rogamus audi nos!”. Confondi, o Signore, coloro che ti perseguitano, con la chiarezza della tua luce, che siamo decisi a propagare.
937 È vecchia questa idea del cattolicesimo, e per questo è inaccettabile?… – Ancor più antico è il sole, e non ha perso la sua luce; più arcaica è l’acqua, e ancora toglie la sete e rinfresca.
938 Non si può permettere a nessuno, nemmeno per un fine buono, di falsare la storia o la vita. – Ma è un grave errore innalzare un piedistallo ai nemici della Chiesa, che hanno speso i loro giorni nel perseguitarla. Siine persuaso: la verità storica non soffre, se un cristiano non collabora a costruire un piedistallo, che non deve esistere: da quando in qua l’odio è stato posto come esempio?
939 L’apostolato cristiano non ha bisogno di provocare antagonismi, né di maltrattare coloro che non conoscono la nostra dottrina. Se si procede con carità – “Caritas omnia suffert!” – l’amore tutto sopporta –, chi era contrario, tratto in inganno dal suo errore, con sincerità e delicatezza può finire per impegnarsi. – Invece, non c’è posto per cedimenti nel dogma, in nome di un’ingenua “ampiezza di vedute”, perché chi agisse in questo modo si esporrebbe a rimanere fuori dalla Chiesa; e, anziché ottenere il bene per gli altri, danneggerebbe sé stesso.
940 Il cristianesimo è “insolito”, non si adegua alle cose del mondo. E questo è forse il suo “maggiore inconveniente”, e la bandiera dei mondani.
941 Alcuni non sanno nulla di Dio…, perché nessuno gliene ha parlato in termini comprensibili.
942 Dove non arriva la tua intelligenza, chiedi che giunga la tua santa furbizia, per servire di più e meglio tutti.
943 Credimi, l’apostolato, la catechesi, di solito dev’essere capillare: a uno a uno. Ciascun credente con il suo compagno più vicino.
A noi figli di Dio interessano tutte le anime, perché ci interessa ogni singola anima.
944 Rifùgiati nella Vergine, madre del Buon Consiglio, perché dalla tua bocca non escano mai offese a Dio.