Ascoltare, riflettere e pregare
Tratto dal "Catechismo degli adulti" - Capitolo 10 - Itinerario di fede 5
Autore: Autori Cristiani
Il mistero del creato e l’evolversi della storia, l’origine e il destino del mondo non cessano di essere anche oggi fonte di domande per l’uomo.
Una visione più scientifica e pragmatica della realtà non è spesso accompagnata da una più matura capacità di coglierne il senso, l’anelito al trascendente e alla liberazione. Al centro di questi interrogativi sta il problema del male e del peccato, il senso della redenzione e la centralità di Cristo nell’universo. Noi siamo certi che la fede in Dio creatore e in Cristo redentore non contraddice la scienza e l’impegno dell’uomo, li riempie anzi di senso e di speranza.
• In una pluralità di visioni del mondo e della storia, quale valore e attualità ha quella cristiana?
• Quali esigenze sono oggi più avvertite nella relazione dell’uomo con il creato e con la storia? Come la fede cristiana può contribuire a un rapporto più responsabile e solidale?
• Che cosa comporta il senso cristiano del limite umano e del peccato?
• Perché l’attesa di un futuro trascendente e la fede in Cristo, redentore dell’universo e della storia, non mortificano l’impegno e la responsabilità dell’uomo, ma piuttosto ne costituiscono un’esaltazione?
[Cristo]è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose. Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli. (Col 1,15-20)
Si può leggere anche:
(Gen 1,1-2,4a) Il mondo opera di Dio consegnata all’uomo.
(Gen 3,1-15) Il peccato primordiale.
(Ef 1,3-14) Benedetti con ogni benedizione spirituale in Cristo.
(Ap 21,1-7) Ecco, io faccio nuove tutte le cose.
(Sal 33) Il piano del Signore sussiste per sempre.
Il Verbo di Dio, per mezzo del quale tutto è stato creato, fattosi carne lui stesso e venuto ad abitare sulla terra degli uomini, entrò nella storia del mondo come l’uomo perfetto, assumendo questa e ricapitolandola in sé. Egli ci rivela «che Dio è carità» (1Gv 4,8) e insieme ci insegna che la legge fondamentale della perfezione umana, e perciò anche della trasformazione del mondo, è il nuovo comandamento della carità.
Coloro, pertanto, che credono alla carità divina, sono da lui resi certi, che è aperta a tutti gli uomini la strada della carità e che gli sforzi intesi a realizzare la fraternità universale non sono vani.
Altissimo, onnipotente, bon Signore,
tue so le laude, la gloria e l’onore e onne benedizione.
A te solo, Altissimo, se confano
e nullo omo è digno te mentovare.
Laudato sie, mi Signore, cun tutte le tue creature,
spezialmente messer lo frate Sole,
lo quale è iorno, e allumini noi per lui.
Ed ello è bello e radiante cun grande splendore:
de te, Altissimo, porta significazione.
Laudato si, mi Signore, per sora Luna e le Stelle:
in cielo l’hai formate clarite e preziose e belle.
Laudato si, mi Signore, per frate Vento,
e per Aere e Nubilo e Sereno e onne tempo,
per lo quale a le tue creature dai sustentamento.
Laudato si, mi Signore, per sor Aqua,
la quale è molto utile e umile e preziosa e casta.
Laudato si, mi Signore, per frate Foco,
per lo quale enn’allumini la nocte:
ed ello è bello e iocondo e robustoso e forte.
Laudato si, mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sostenta e governa,
e produce diversi fructi con coloriti fiori ed erba.
Laudato si, mi Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore
e sostengo infirmitate e tribulazione.
Beati quelli che ‘l sosterranno in pace,
ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si, mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullo omo vivente po’ scampare.
Guai a quelli che morranno ne le peccata mortali!
Beati quelli che troverà ne le tue sanctissime voluntati,
ca la morte seconda no li farrà male.
Laudate e benedicite mi Signore,
e rengraziate e serviteli cun grande umiltate.
(San Francesco d’Assisi, Il cantico delle creature)
O Padre, che hai posto il tuo Figlio come unico re e pastore di tutti gli uomini, per costruire nelle tormentate vicende della storia il tuo regno d’amore, alimenta in noi la certezza di fede, che un giorno, annientato anche l’ultimo nemico, la morte, egli ti consegnerà l’opera della sua redenzione, perché tu sia tutto in tutti.
(Messale Romano, Colletta della solennità di Gesù Cristo Re dell’universo, anno A)
• «Quanto sono grandi, Signore, le tue opere! Tutto hai fatto con saggezza, la terra è piena delle tue creature» ( Sal 104,24 ): cielo e terra, angeli e uomini, esseri viventi e cose, tutto è creazione di Dio, voluta e attuata con intelligenza e amore, per la realizzazione e la beatitudine di ogni creatura.
• L’esperienza del male non deriva da Dio, ma dal peccato dell’uomo, suggestionato da Satana, fin dall’inizio della storia. Dio però, con la sua provvidenza, contrasta la forza del male e con la redenzione di Cristo ricrea il cuore dell’uomo, in vista di un mondo nuovo, libero dal peccato e dalla morte.
• «Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen»