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Beata Vergine Maria di Loreto - 10 Dicembre

Autore: Autori Cristiani

La Santa Casa, identificata dalla tradizione come casa della beata Vergine Maria, è custodita e venerata a Loreto. La narrazione agiografica attribuisce agli angeli il trasporto miracoloso nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294. Attorno a essa è stato edificato il santuario, frequentato da numerosi pellegrini desiderosi di confermare la loro fede nel Verbo di Dio fatto carne per noi.

Secondo un’antica tradizione, oggi comprovata dalle ricerche storiche e archeologiche, la Santa Casa è proprio la casa di Nazareth in cui Maria nacque, fu educata e ricevette l’annuncio angelico. La casa era costituita da una camera in muratura composta da tre pareti in pietra poste a chiusura di una grotta scavata nella roccia. La grotta è tuttora venerata a Nazareth, nella Basilica dell’Annunciazione, mentre le tre pareti di pietra, secondo la tradizione, nel 1294 furono trasportate a Loreto quando i crociati furono espulsi dalla Palestina. Documenti e scavi archeologici vanno confermando l’ipotesi che le pareti della Santa Casa sono state trasportate a Loreto su una nave, per iniziativa della nobile famiglia Angeli, che regnava sull’Epiro.

Un documento, risalente al 1294 e scoperto di recente, attesterebbe che Niceforo Angeli, despota dell’Epiro, nel concedere la propria figlia Ithamar in sposa a Filippo di Taranto, figlio del re di Napoli, Carlo II d’Angiò, gli diede in dote una serie di beni tra i quali compaiono: “le sante pietre portate via dalla Casa della Nostra Signora la Vergine Madre di Dio”. Dalla metà del 1400, per proteggere queste umili mura di pietra e per accogliere la crescente folla di pellegrini in visita alla sacra reliquia, a Loreto iniziarono i lavori per la costruzione del magnifico santuario. Tra le opere più pregevoli, il rivestimento marmoreo che avvolge le pareti della Santa Casa, voluto da Giulio II e realizzato su disegno del Bramante (1507) è considerato uno dei più grandi capolavori scultorei dell’arte rinascimentale. Da allora grandi artisti si sono succeduti nei secoli per abbellire il santuario la cui fama si è diffusa rapidamente in tutto il mondo divenendo meta privilegiata di milioni di pellegrini: da Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio che dipinse la Sala del Tesoro e la cupola, a Francesco Selva che decorò l’Atrio della Sacrestia, mentre Tiburzio Vergelli costruì il maestoso battistero.

Preghiera a Maria, vergine lauretana

O Maria Vergine Lauretana,
il mondo ha nostalgia di te!
La tua piccola “casa” è memoria eloquente
di valori perduti ma ancora sognati:
le povere pietre silenziosamente parlano
e gridano che è Dio la vera ricchezza;
la semplicità insegna e dolcemente ricorda
che l’umiltà è la terra della vera grandezza.

O Maria, Vergine Lauretana:
il silenzio della tua “casa”
custodisce un sì che ci appartiene
e al quale noi tutti apparteniamo:
è il sì che ha interrotto
la catena dei nostri “no”;
è il sì che è diventato Corpo del Figlio di Dio,
Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre.

O Maria, Vergine Lauretana:
mentre passano i secoli ed i millenni,
noi ci appoggiamo al tuo Cuore di Madre
per intonare nel nostro povero cuore
la melodia del tuo sì,
che ci riempie di Eterno
e ci rende pellegrini felici
verso la “Santa Casa” dei figli di Dio.
Amen.

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