Cammino VIII
Esame
Autore: San Josemaría Escrivá
235. Esame. —Lavoro quotidiano. —Contabilità che chi dirige un’impresa non tralascia mai.
E vi è impresa che valga più di quella della vita eterna?
236. Al momento dell’esame sta’ in guardia contro il demonio muto.
237. Esàminati: lentamente, con coraggio. —Non è vero che il tuo malumore e la tua tristezza senza motivi —apparentemente, senza motivi— derivano dalla tua mancanza di decisione nel rompere i lacci sottili, ma “concreti”, che ti ha teso —accortamente, con palliativi— la tua concupiscenza?
238. L’esame generale è difesa. —L’esame particolare, attacco. —Il primo è l’armatura. Il secondo, spada toledana.
239. Uno sguardo al passato. E… lamentarti? No: è sterile. —Imparare: questo è fecondo.
240. Chiedi luce. —Insisti: fino a scoprire la radice e applicarvi quell’arma di battaglia che è l’esame particolare.
241. Per mezzo dell’esame particolare devi andare diritto ad acquistare una virtù determinata o a sradicare il tuo difetto dominante.
242. “Quanto devo a Dio per il fatto d’essere cristiano: la mia mancanza di corrispondenza, di fronte a questo debito, mi ha fatto piangere di dolore: di dolore d’Amore. Mea culpa!”. —È bene che tu cominci a riconoscere i tuoi debiti: ma non dimenticare come si pagano: con lacrime… e con opere.
243. Qui fidelis est in minimo et in maiori fidelis est —chi è fedele nel poco lo sarà anche nel molto. —Sono parole di San Luca che ti indicano —esàminati— la radice dei tuoi deviamenti.
244. Reagisci. —Ascolta ciò che ti dice lo Spirito Santo: Si inimicus meus maledixisset mihi, sustinuissem utique —se il nemico mi offende, non è strano, ed è più tollerabile. Ma tu… tu vero homo unanimis, dux meus et notus meus, qui simul mecum dulces capiebas cibos! —tu, mio amico, mio apostolo, che siedi alla mia tavola e mangi con me dolci vivande!
245. Nei giorni di ritiro il tuo esame deve essere più profondo e più esteso di quello abituale di ogni sera. —Altrimenti, perdi una grande occasione per rettificare.
246. Concludi sempre il tuo esame con un atto d’Amore dolore d’Amore : per te, per tutti i peccati degli uomini… —E considera la paterna premura di Dio che ha rimosso gli ostacoli perché non inciampassi.