Devozioni
Cammino XXIV
Autore: San Josemaría Escrivá
551. Fuggiamo dall’abitudinarismo come dal demonio in persona. —Il gran mezzo per non cadere in questo abisso, tomba della vera pietà, è la continua presenza di Dio.
552. Abbi poche devozioni particolari, ma costanti.
553. Non dimenticare le tue preghiere di bambino, imparate, magari, dalle labbra di tua madre. —Recitale ogni giorno con semplicità, come allora.
554. Non tralasciare la Visita al Santissimo. —Dopo aver recitato le preghiere che sei solito dire, racconta a Gesù, realmente presente nel Tabernacolo, le preoccupazioni della giornata. — E avrai luce e coraggio per la tua vita di cristiano.
555. È veramente amabile la Santa Umanità del nostro Dio! —Ti sei “messo” nella Piaga santissima della mano destra del tuo Signore, e mi hai domandato: “Se una sola ferita di Cristo lava, risana, acquieta, fortifica e infiamma e innamora, che mai faranno le cinque Piaghe aperte sul legno della Croce?”.
556. La Via Crucis. —Questa sì che è una devozione robusta e sostanziosa! Magari ti abituassi a ripassare quei quattordici punti della Passione e della Morte del Signore, tutti i venerdì! —Io ti assicuro che ne ricaveresti forza per tutta la settimana.
557. Devozione del Natale. —Non sorrido nel vederti comporre le montagne di sughero del presepio e collocare le ingenue figure di creta intorno alla grotta. —Non mi sei mai apparso tanto uomo come in questo momento, in cui sembri un bambino.
558. Il Santo Rosario è un’arma potente. Impiegala con fiducia e ti meraviglierai del risultato.
559. San Giuseppe, Padre di Cristo, è anche Padre tuo e tuo Signore. —Ricorri a lui.
560. San Giuseppe, Padre e Signore nostro, è Maestro di vita interiore. —Mettiti sotto il suo patrocinio e sentirai l’efficacia del suo potere.
561. Di San Giuseppe ecco che cosa dice Santa Teresa d’Avila, nella sua autobiografia: “Chi non trova Maestro che gli insegni a pregare, prenda per maestro questo glorioso santo, e non sbaglierà strada”. —Il consiglio viene da un’anima esperta. Seguilo.
562. Abbi confidenza col tuo Angelo Custode. —Trattalo come un amico intimo —lo è— ed egli saprà renderti mille servizi nelle faccende abituali d’ogni giorno.
563. Conquìstati l’Angelo Custode di colui che vuoi attrarre al tuo apostolato. —È sempre un gran “complice”.
564. Se tenessi presente il tuo Angelo Custode e gli Angeli del tuo prossimo, eviteresti molte sciocchezze che ti sfuggono nella conversazione.
565. Ti sorprendi perché il tuo Angelo Custode ti ha reso palesi servizi. —Non dovresti sorprenderti: proprio per questo il Signore lo ha messo al tuo fianco.
566. In quell’ambiente vi sono molte occasioni di sviarsi? —D’accordo. Ma non vi sono anche degli Angeli Custodi?
567. Ricorri al tuo Angelo Custode nell’ora della prova: egli ti proteggerà contro il demonio e ti porterà sante ispirazioni.
568. I Santi Angeli Custodi avranno svolto con gioia il loro compito verso quell’anima che diceva: “Angeli Santi, io vi invoco come la Sposa del “Cantico dei Cantici”, ut nuntietis ei quia amore langueo — perché Gli diciate che io muoio d’Amore”.
569. So di farti piacere ricopiandoti questa preghiera ai Santi Angeli Custodi dei nostri Tabernacoli:
O Spiriti Angelici che custodite i nostri Tabernacoli, dove riposa il tesoro adorabile della Santa Eucaristia, difendetelo dalle profanazioni e conservatelo al nostro amore.
570. Bevi alla fonte chiara degli “Atti degli Apostoli”: nel capitolo XII, Pietro, libero dal carcere per intervento degli Angeli, s’incammina verso la casa della madre di Marco. —Non vogliono credere alla servetta che afferma che Pietro è lì, alla porta. “Angelus eius est!” —sarà il suo Angelo, dicevano.
—Ammira con quale fiducia trattavano i loro Custodi i primi cristiani.
—E tu?
571. Le anime sante del purgatorio. —Per dovere di carità, di giustizia, e anche per giustificabile egoismo —sono così potenti davanti a Dio!— tienile molto presenti nei tuoi sacrifici e nella tua orazione.
Potessi tu dire, nel nominarle: “Le mie buone amiche, le anime del purgatorio…”.
572. Mi chiedi perché ti raccomando sempre, con tanto impegno, l’uso quotidiano dell’acqua benedetta. —Potrei darti molte ragioni. Ti basterà certamente questa della Santa di Avila: “Da nulla fuggono i demoni, e per non far ritorno, più che dall’acqua benedetta”.
573. Grazie, mio Dio, per l’amore al Papa che hai messo nel mio cuore.
574. Chi ti ha detto che fare delle novene non è virile? —Tali devozioni saranno virili se chi le pratica è un uomo…, con spirito d’orazione e di penitenza.