Catechismo Degli Adulti - Capitolo 11 - Itinerario Di Fede 6
Ascoltare , Riflettere E Pregare
Autore: Autori Cristiani
Carissimi Fratelli e Sorelle ,
Si rischia sempre di considerare la Chiesa in termini semplicemente umani, funzionali, parziali o ideologici. Una cultura in cui prevalgono le istanze individualistiche tende ad attenuare nei cristiani il senso di appartenenza ecclesiale.
Solo interrogandosi, con profondità e libertà di cuore, sulla sua origine e sullo Spirito che la anima, si può comprendere che cosa sia veramente la Chiesa, quale sia la sua missione e quanto grande sia il dono di appartenervi.
• Cosa fare per avere una più corretta conoscenza della Chiesa e una più matura coscienza di appartenenza?
• Quali sono i segni di continuità tra la prima comunità cristiana e la comunità ecclesiale a cui appartieni? Quali gli aspetti nuovi e diversi?
• Come vivere e maturare il senso della Chiesa universale nell’appartenenza a una Chiesa particolare?
• Perché è sorto il movimento ecumenico? Qual è la sua importanza oggi?
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotàmia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio».
(At 2,1-11)
Si può leggere anche:
(Mc 16,14-20) Il Signore risorto opera nella Chiesa fino alla fine del mondo.
(At 2,42-484,32-37) La comunità di Gerusalemme, modello di tutte le comunità.
(1Pt 2,4-10) Il popolo santo che Dio si è acquistato.
In mezzo all’infuriare delle onde la tua Chiesa, o Signore, fondata sulla roccia degli apostoli, rimane stabile e continua a resistere sul suo incrollabile fondamento contro gli assalti furiosi del mare. È battuta dalle onde ma non squassata; gli elementi sconvolti del mondo l’assaltano spesso con grande fragore, ma essa è, per coloro che soffrono, il porto sicuro della salvezza.
Ma se è sballottata sul mare, la Chiesa corre sui fiumi… Sono i fiumi che scaturiscono dal seno di colui che si è dissetato a te, o Cristo, e ha ricevuto lo Spirito… C’è anche un fiume che si riversa negli uomini di Dio come un torrente… Colui che ne riceve l’abbondanza, come Giovanni l’evangelista, o come Pietro e Paolo, leva la sua voce; e come gli apostoli con la loro predicazione hanno diffusa la parola del vangelo fino alle estremità della terra, anch’egli comincia ad annunciarti, Signore Gesù.
O Cristo, fa’ che i tuoi ministri raccolgano la sua acqua…, che riempiano di quest’acqua il loro spirito, perché la loro terra ne sia irrorata, vivificata dalle proprie sorgenti… Colui che è colmato, poi, può irrigare gli altri… Che la loro parola scorra dunque abbondante, pura, trasparente. Così faranno giungere alle orecchie del tuo popolo un insegnamento spirituale pieno di dolcezza».
(Sant’Ambrogio, Lettere, 2, 1-2.4-5)
Le sue fondamenta sono sui monti santi;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose stupende,
città di Dio.
Ricorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono;
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia:
tutti là sono nati.
Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro è nato in essa
e l’Altissimo la tiene salda».
Il Signore scriverà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».
(Sal 87)
È veramente giusto renderti grazie,
e innalzare a te, Signore, Padre buono,
l’inno di benedizione e di lode.
Per mezzo del tuo Figlio,
splendore d’eterna gloria, fatto uomo per noi,
hai raccolto tutte le genti nell’unità della Chiesa.
Con la forza del tuo Spirito
continui a radunare in una sola famiglia i popoli della terra,
e offri a tutti gli uomini la beata speranza del tuo regno.
Così la Chiesa risplende come segno della tua fedeltà all’alleanza
promessa e attuata in Gesù Cristo, nostro Signore.
Per questo mistero di salvezza ti lodano i cieli ed esulta la terra
e la Chiesa unanime canta la tua gloria.
• “Chiesa” significa “convocazione”: assemblea di coloro che la parola di Dio convoca per formare il popolo di Dio e che, nutriti del corpo di Cristo, diventano essi stessi corpo di Cristo e segno nel mondo del Signore risorto.
«Così la Chiesa intera appare come “un popolo radunato dall’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”
( San Cipriano di Cartagine , La preghiera del Signore, 23)»(Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 4).
• Prefigurata nella creazione, preparata nell’antica alleanza, fondata dalle parole e dalle azioni di Gesù Cristo, realizzata mediante la sua croce e la sua risurrezione, manifestata come mistero di salvezza con l’effusione dello Spirito Santo, la Chiesa avrà il suo compimento nella gloria del cielo come assemblea di tutti i redenti della terra.
• La Chiesa è in questo mondo il sacramento della salvezza, segno e strumento della comunione con Dio e tra gli uomini. Essa è ad un tempo visibile e spirituale, una e cattolica, universale e particolare, minacciata dal peccato e ricca di santità, fedele alle origini apostoliche e aperta alla novità della storia.