Ascoltare, riflettere e pregare
Tratto dal "Catechismo Degli Adulti"- Capitolo 20 - Itinerario Di Fede 9
Autore: Autori Cristiani
Carissimi Fratelli e Sorelle ,
La devozione e il culto verso la Vergine Maria sono aiuto a una fede cristiana più matura, sebbene alcune espressioni di questa devozione debbano essere purificate e illuminate costantemente dall’annuncio di fede. La figura di Maria, compresa all’interno del mistero di Cristo, è via che conduce a vivere il cuore di tale mistero ed è immagine e modello della Chiesa. Come Maria anche la Chiesa è chiamata a essere piena di grazia; anche la Chiesa deve restare vergine, ricevendo Cristo come dono assolutamente imprevisto e gratuito, e donandolo senza affidarsi ai poteri della terra; anche la Chiesa deve farsi madre, dando a Gesù un’umanità e inserendolo visibilmente nella storia; anche la Chiesa è chiamata a vivere nella gloria, senza lasciare niente di sé al potere della morte.
• In quali modi una vera devozione mariana può diventare via di crescita nella fede cristiana e nella vita ecclesiale?
• Come valorizzare le diverse espressioni di devozione mariana presenti nella proprio ambiente?
• Quali aspetti dell’esperienza di fede di Maria di Nàzaret interrogano oggi la nostra esperienza cristiana a livello di vita personale, familiare e comunitaria?
Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le risposte l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.
(Lc 1,26-38)
Si può leggere anche:
(Gv 19,25-27) Maria, madre spirituale di tutti gli uomini.
(Ap 12,1-17) La donna che impersona il popolo di Dio.
Il Cristo è unico, perché capo e corpo formano un tutt’uno. Il Cristo è unico perché è figlio di un unico Dio in cielo e di un’unica madre in terra. Si hanno insieme molti figli e un solo figlio. Come infatti capo e membra sono insieme un solo figlio e molti figli, così Maria e la Chiesa sono una sola e molte madri, una sola e molte vergini. Ambedue madri, ambedue vergini, ambedue concepiscono per opera dello Spirito Santo senza concupiscenza, ambedue danno al Padre figli senza peccato. Maria senza alcun peccato ha generato al corpo il capo; la Chiesa nella remissione di tutti i peccati ha partorito al capo il corpo. Tutt’e due sono madri di Cristo, ma nessuna delle due genera il tutto senza l’altra. Perciò giustamente nelle Scritture divinamente ispirate quel ch’è detto in generale della vergine madre Chiesa, s’intende singolarmente della vergine madre Maria; e quel che si dice in modo speciale della vergine madre Maria, va riferito in generale alla vergine madre Chiesa; e quanto si dice d’una delle due, può essere inteso indifferentemente dell’una e dell’altra.
(Beato Isacco della Stella, Discorsi, 51)
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
(Lc 1,46-55)
Una nuova creazione mostrò il Creatore apparendo fra noi sue creature, poiché germogliò in seno incontaminato e lo serbò intatto qual era, sì che noi, contemplando tale prodigio, inneggiamo a lei esclamando:
Salve, fiore dell’incorruttibilità; salve, corona della castità.
Salve, tipo splendente della risurrezione;
salve, rivelatrice della vita degli angeli.
Salve, albero dai frutti squisiti di cui si nutrono i fedeli;
salve, legno dai frondosi rami sotto cui molti si riparano.
Salve, tu che in seno portasti la guida degli erranti;
salve, tu che generasti il liberatore degli schiavi.
Salve, o intercessione presso il giusto giudice;
salve, o perdono di tanti peccatori.
Salve, stola che rivesti coloro che son privi di fiducia;
salve, o amore che vinci ogni desiderio. Salve, sposa e vergine!
• Nella discendenza di Eva, Dio ha scelto la vergine Maria perché fosse la Madre del suo Figlio. Piena di grazia, ella è il frutto più eccelso della redenzione: fin dal primo istante del suo concepimento è interamente preservata da ogni macchia del peccato originale ed è rimasta immune da ogni peccato personale durante tutta la sua vita.
• Maria Vergine cooperò alla salvezza del genere umano con libera fede e obbedienza. Ha detto il suo “sì” ed è diventata la madre dei viventi.
• Per la sua piena adesione alla volontà del Padre, all’opera redentrice del Figlio e ad ogni mozione dello Spirito Santo, la Vergine Maria è il modello della fede e della carità per la Chiesa. In lei possiamo contemplare ciò che la Chiesa è nel suo mistero, oggi nel pellegrinaggio della fede, domani nella gioia della patria.