Il mio amore più grande: un ebreo
Maggio 18, 2023 10:50 pm Lascia il tuo commento“Io amo molto gli ebrei – dice il Fondatore – perchè amo pazzamente Gesù Cristo”.
“Io amo molto gli ebrei – dice il Fondatore – perchè amo pazzamente Gesù Cristo”.
Noi uomini possiamo parlare con Dio di fronte al Tabernacolo o quando ci comunichiamo. Però #sanJosemaría spiega in questo video che anche quando camminiamo per la strada, nel lavoro, in casa, possiamo essere tempio dove vive Dio: “Cercami dentro di te, che sono lì”.
Il 14 febbraio 1930 san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, comprese che Dio chiamava anche le donne a far parte dell’Opus Dei. Il 14 febbraio 1943 il Signore fece vedere a san Josemaría una soluzione giuridica che consentiva l’ordinazione di sacerdoti dell’Opus Dei: la Società Sacerdotale della Santa Croce.
Nel 1972, un uomo perse in un incidente d’auto la moglie e un figlio. San Josemaría volle aiutarlo con alcune parole di conforto. Di fronte a un così grande dolore, il santo chiedeva a Dio: “Perché?”.
Benedico il matrimonio con le mie due mani di sacerdote’, diceva san Josemaría. Ai coniugi raccomandava di non rimproverarsi a vicenda e comunque, se accadeva, alla fine di perdonarsi con un abbraccio (02′ 32″)
“Ogni giorno ha un sapore diverso, se lo riempi di amore”, questo è il consiglio di san Josemaría a chi desidera uscire dalla routine ed incontrare Dio ogni singolo giorno.
A Siviglia (Spagna) san Josemaría ha dialogato con un contadino. “Siamo due fratelli nel lavoro”, gli disse il santo. La cultura di costui, imparata non sui libri, gli permetteva di avere un ottimo rapporto con Dio (1′ 45″).
San Josemaría spiega qual è il modo giusto per rendere la vita difficile ai sacerdoti: che i confessionali si riempiano di persone che vogliono riconciliarsi con Dio, attraverso la confessione. Inoltre in questo video il fondatore dell’Opus Dei spiega in che senso si considerava “anticlericale”.
Quale lavoro è più importante? “Quello che si fa con più amore di Dio”, risponde san Josemaría, in questo video nel quale parla del lavoro e del servizio agli altri.
E’ stato trasmesso su Rete 4 il cartone animato sulla gioventù di san Josemaría Escrivá. Questo breve spezzone mostra come il bambino comprese il valore del lavoro vedendo un asinello lavorare senza sosta. (02’03”).
San Josemaría in questo incontro famigliare fa “il giullare di Nostro Signore” per spiegare che con la grazia di Dio possiamo superare qualunque ostacolo, ancora meglio di quanto facciano i saltatori con l’asta alle Olimpiadi.
Ricordarsi di Dio nell’attività professionale non è sempre facile. Un piccolo crocifisso sul tavolo può aiutare a rivolgere il pensiero al Signore mentre continuiamo a lavorare. Così faceva san Josemaría.
Tutti i cristiani corrono il grande pericolo di cadere nella tiepidezza. Un medico chiede a san Josemaría come scampare dal pericolo della tiepidezza. San Josemaría suggerisce di vivere la presenza di Dio e di affidarsi alla Madonna.
Accresci in noi la fede! Questo chiedevano gli apostoli a Gesù. In questo video San Josemaría consiglia di fare lo stesso e di chiedere a Dio ciò che non sempre è alla nostra portata: la fede, la speranza, la carità…
Certe volte i figli sono fonte di preoccupazione. San Josemaría, con due aneddoti ricavati dalla propria famiglia, spiega che spesso è sufficiente capire i figli e avere fiducia in loro (02′ 38″).
Gesù ci ha incoraggiato ad aiutare gli altri facendo in modo che solo Dio sia testimone di questo servizio. È un messaggio che san Josemaría ripete in questo video (0′ 37″).
“Tutti siamo chiamati alla santità”: san Josemaría spiega cosa significa santificare il lavoro nella vita quotidiana.
Le cose più normali della vita ordinaria servono a fare orazione. Una zuppiera rotta, per esempio. San Josemaría si paragonava proprio a una zuppiera rotta, a causa dei peccati e poi aggiustata, grazie alla confessione. Ma nonostante tutto — diceva — la zuppiera (ed egli stesso) continuava a servire il buon cibo agli altri (01′ […]
In questo incontro famigliare con amici e fedeli dell’Opus Dei, san Josemaría racconta del momento in cui ha parlato a suo papà del fatto che volesse diventare sacerdote: aveva soltanto “26 anni, grazia di Dio e buon umore”. Il 28 marzo del 1925, san Josemaría fu ordinato sacerdote.