Epitalamio regale
Salmo 45
Autore: Don Luigi Maria Epicoco
[1]Al maestro del coro. Su «I gigli…». Dei figli di Core.
Maskil. Canto d’amore.
[2]Effonde il mio cuore liete parole,
io canto al re il mio poema.
La mia lingua è stilo di scriba veloce.
[3]Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
ti ha benedetto Dio per sempre.
[4]Cingi, prode, la spada al tuo fianco,
nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte,
[5]avanza per la verità, la mitezza e la giustizia.
[6]La tua destra ti mostri prodigi:
le tue frecce acute
colpiscono al cuore i nemici del re;
sotto di te cadono i popoli.
[7]Il tuo trono, Dio, dura per sempre;
è scettro giusto lo scettro del tuo regno.
[8]Ami la giustizia e l’empietà detesti:
Dio, il tuo Dio ti ha consacrato
con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.
[9]Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia,
dai palazzi d’avorio ti allietano le cetre.
[10]Figlie di re stanno tra le tue predilette;
alla tua destra la regina in ori di Ofir.
[11]Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio,
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
[12]al re piacerà la tua bellezza.
Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.
[13]Da Tiro vengono portando doni,
i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.
[14]La figlia del re è tutta splendore,
gemme e tessuto d’oro è il suo vestito.
[15]E’ presentata al re in preziosi ricami;
con lei le vergini compagne a te sono condotte;
[16]guidate in gioia ed esultanza
entrano insieme nel palazzo del re.
[17]Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai capi di tutta la terra.
[18]Farò ricordare il tuo nome
per tutte le generazioni,
e i popoli ti loderanno in eterno, per sempre.