I due pastorelli Beati
Meditazioni sulla Madonna di Fatima
Autore: Autori Cristiani
I fratellini Francesco e Giacinta Marto, due dei tre veggenti di Fatima, verranno presto proclamati Beati. Questo si farà nel corso della solenne celebrazione del Grande Giubileo, durante il quale il Santo Padre, insieme a tutti i Vescovi, rinnoverà pure la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. La beatificazione sarà particolarmente importante perché Francesco e Giacinta, morti di “spagnola” nel 1919 e nel 1920 all’età di 11 e 10 anni, saranno i più giovani Beati non martiri della storia della Chiesa. Con il riconoscimento da parte del Papa che ha autorizzato la pubblicazione del decreto sul miracolo attribuito alla loro intercessione, è stato compiuto l’ultimo passo del lungo iter procedurale che conduce alla beatificazione.
La miracolata è una donna portoghese nata nel 1930, paraplegica dal 1946 e completamente paralizzata dopo due interventi chirurgici alla spina dorsale. La guarigione, scientificamente inspiegabile, ottenuta dopo intense preghiere ai due fratellini, avvenne in due tappe. Il 25 marzo 1987 la donna riuscì a sedersi e il 20 febbraio 1989 si mise improvvisamente a camminare fra la meraviglia di tutti. Il processo sul miracolo si svolse nella diocesi di Leiria Fatima nel 1997. Nel gennaio scorso (1999) la persona sanata fu visitata per due giorni all’istituto di Medicina Legale di Roma da tre clinici per accertare la definitiva guarigione. I cinque medici della consulta del dicastero vaticano, il 28 gennaio 1999 hanno emesso il verdetto di “guarigione scientificamente inspiegabile”.
Questa causa di beatificazione è rimasta per decenni bloccata perché, secondo la dottrina tradizionale, si richiedeva che l’esercizio eroico delle virtù cristiane dovesse avvenire per un “periodo duraturo”, il che escludeva che potessero essere presi in considerazione bambini e adolescenti che pure avessero vissuto in santità, ma per breve tempo.
Altro è il caso dei martiri delle persecuzioni o di quelli uccisi per difendere la virtù della purezza, come Santa Maria Goretti, uccisa a undici anni e nove mesi. Eccezionale fu la canonizzazione di San Domenico Savio, proclamato santo nonostante fosse morto a quindici anni non compiuti. Nel 1981 il dicastero per le cause dei santi dedicò una assemblea allo studio sulla possibilità dell’eroicità delle virtù da parte dei bambini. La risposta dei teologi, giuristi e pedagogisti fu affermativa. Francesco e Giacinta, dunque, vengono proposti come modelli di santità per come da bambini hanno sviluppato il loro spirito di fede nel Signore e messo in pratica quello che la Madonna aveva detto loro: pregare, il Rosario e sacrificarsi peri peccatori (Dall’Osservatore Romano).
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Inunacoiato di Maria ci fa strumenti della sua misericordia materna. L’intercessione di Francesco e Giacinta presso il Cuore Immacolato di Maria era molto potente già durante la loro breve vita e nel libro “Le meraviglie di Fatima” se ne riportano varie testimonianze. Eccone alcune. “Un soldato, piangendo come un bambino, si rivolgeva alle loro preghiere: aveva ricevuto l’ordine di andare al fronte e doveva lasciare la moglie gravemente ammalata con tre figlioletti. Egli chiedeva che la Madonna gli ottenesse o la guarigione della moglie o il contrordine di non partire. I bambini lo invitarono a dire insieme il Rosario e poi aggiunsero: “Non pianga più: la Madonna è tanto buona che certamente le farà la grazia”. E da quel giorno recitavano, alla fine del Rosario, un’Ave Maria in più per il loro soldato.
Qualche mese dopo questi tornò, accompagnato dalla moglie e dai figlioletti che venivano a pregare i veggenti di ringraziare la Madonna perché aveva concesso loro tutte e due le grazie: egli, alla vigilia della partenza, fu colto da una forte febbre e, in conseguenza, rimandato a casa in licenza illimitata; la moglie poi, era guarita “per un vero miracolo della Madonna” diceva commosso quell’uomo.
Succede sempre così, quando si è uniti a Dio, quando si mette tutto nelle mani della Madonna. Anche noi conosciamo dei “santi” nella nostra vita, persone speciali che ci rendono il Cielo più vicino proprio perché vivono di Cielo! Ringraziamo Dio per questo dono, accorgiamoci che i santi non si trovano solo sugli altari, ma camminano con noi. E lodiamo il Signore, ringraziamo Maria che ha fatto di questi due bambini un esempio di amore e di donazione, un modello di consacrazione per tutti noi!
Preghiera allo Spirito Santo: O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell’anima nostra l’amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell’anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il messaggio Riconosciamo che la chiamata alla santità è per tutti e chiediamo a Maria, attraverso la consacrazione a Lei, di farci santi, per la gloria di Dio e la salvezza del mondo.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo Regno.
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