I tre pastorelli prima delle apparizioni
Meditazioni sulla Madonna di Fatima
Autore: Autori Cristiani
Lucia, la principale protagonista delle apparizioni, è nata il 22 marzo 1907, ultima dei sei figli di Antonio Dos Santos e Maria Rosa Dos Santos. I due cugini, Francesco, nato l’11 giugno 1908 e Giacinta, nata l’11 marzo 1910, erano anch’essi i più piccoli degli undici figli che ebbe la signora Olimpia di Gesù, i due più grandi da un primo matrimonio e gli altri da quello con Emanuele Pietro Marto.
«Prima degli avvenimenti del 1917 la vita dei tre bambini trascorreva serena e lieta nell’ambiente patriarcale e profondamente cristiano delle proprie famiglie. Una predilezione provvidenziale attirava, fin dall’infanzia, i due piccoli verso la cuginetta Lucia, tanto che essi preferivano la sua compagnia a quella di qualunque altro. Andavano perciò spesso da Lucia, pregandola di accompagnarli fino al pozzo che i genitori di lei avevano in fondo al giardino, nascosto fra i mandorli, olivi e castagni, ricoperto da grandi lastre di pietra. Qui generalmente a Giacinta era lasciata la scelta dei giochi che più le piacevano e, vincendo e perdendo o raccontandosi a vicenda le storie sentite la sera intorno al focolare, le ore passavano rapide! Dopo pranzo, particolarmente nella Quaresima, la signora Maria Rosa era solita insegnare ai bambini le preghiere e la dottrina cristiana e quando vi erano altri bambini, tutti dovevano ascoltare le lezioni.
I giochi preferiti di questi bambini era quello dei pegni: chi perdeva doveva eseguire un ordine qualsiasi del vincitore, Giacinta era solita comandare agli altri di correre dietro alle farfalle o di cogliere nel prato i fiori che preferiva. Un giorno Lucia comandò a Giacinta di andare a baciare suo fratello Francesco e Giacinta rispose: «Comandami qualche altra cosa! Perché non mi comandi di baciare quel Nostro Signore?» e additava un crocifisso appeso al muro. «Va bene! Sali su una sedia e portarlo qui, poi in ginocchio dagli tre baci. Uno per Francesco, uno per me e un altro per te» disse Lucia. «A Nostro Signore do quanti baci tu vuoi!». E prendendo il crocifisso lo baciò e abbracciò con tanta devozione che Lucia dichiara ancora oggi di non aver potuto mai dimenticare quell’atto.
Nelle sere d’inverno la signora Maria Rosa raccontava ai bambini passi scelti dalla Sacra Scrittura. Per essi le stelle erano le lampade che gli angeli accendevano alle finestre del cielo; il sole era la lampada di Nostro Signore e la luna quella della Madonna. Vi erano però delle notti in cui la lampada della Madonna mancava di olio, perciò non si vedeva… E Giacinta diceva: «La lampada della Madonna mi piace ancora di più di quella di Gesù perché non brucia e non acceca». «Eh, no, rispondeva Francesco nessuna lampada è tanto bella quanto quella di Nostro Signore!” (cfr. da Fonseca). Lucia era la loro piccola maestra e spesso parlavano delle cose di Dio quando insieme andavano al pascolo.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è per i piccoli del Vangelo ai quali è riservato l’ingresso nel regno (Cfr. Mt 18, 3). E’ dei piccoli il Regno del Cieli. Quando Gesù ci ha rivelato questa grande verità pensava all’innocenza, alla spontaneità, alla delicatezza, alla sensibilità dei bambini che sono capaci di intuire con facilità le cose più profonde, i significati essenziali della vita, i valori più grandi. Pensava al loro cuore capace di commuoversi di fronte al dolore, al loro desiderio di essere vicini a chi amano, alla loro capacità di esprimere con gesti significativi quel che hanno nel cuore, senza pudori, senza maschere.
I piccoli, di cui i tre pastorelli di Fatima sono uno degli esempi più belli, specialmente se seguiti ed educati alla bellezza e alla verità, sono semplici, generosi, disinteressati. Sanno credere, sanno affidarsi. Ecco perché Maria ha scelto proprio tre fanciulli per affidare al mondo uno dei suoi più grandi messaggi. Perché i bambini hanno saputo, per primi, accogliere le parole di Maria nella loro vita, hanno saputo viverle fino in fondo, senza risparmiarsi, credendo, pregando e offrendo fino al sacrificio.
Lucia, Giacinta e Francesco sono perciò diventati, pur nella loro piccola età, il modello di coloro che entreranno nel Regno del Cieli perché ne hanno capito il significato e non hanno rifiutato di percorrere la strada che lì conduce. I bambini diventano così i nostri maestri. La Vergine ha scelto loro per dirci che è possibile essere fedeli, è possibile vivere le esigenze del Vangelo, è possibile collaborare con Dio alla salvezza di tutti gli uomini, purché siamo generosi e riusciamo ad ascoltare i richiami e gli inviti materni che continuamente bussano alle porte del nostro cuore.
Diventiamo «piccoli» anche noi per essere «grandi» nel Regno di Dio. A Fatima Maria ci insegna come fare, proprio invitandoci a guardare alla fede e all’amore di questi pastorelli.
Preghiera allo Spirito Santo: O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell’anima nostra l’amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell’anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il messaggio Chiediamo a Maria il dono della semplicità di cuore per accogliere con disponibilità e amore le sue parole che vogliono portarci al cuore del Vangelo e della missione che Gesù ci affida.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo Regno.
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