Il Messaggio dell'Angelo: la preghiera e l'Eucarestia
Meditazioni sulla Madonna di Fatima
Autore: Autori Cristiani
L’angelo, nella terza apparizione, invita di nuovo a pregare incessantemente per i peccatori ed evidenzia con profonda adorazione l’importanza, dell’Eucarestia, cioè di Gesù vivo e vero presente fra noi. .
L’angelo non nasconde ai piccoli la ”soffefenza’ di Gesù Eucaristico. Li invita a visitare nello spirito tutte le chiese per prostrarsi in adorazione davanti ad ogni tabernacolo sentendo il peso e il dolore causati a Gesù da tanti oltraggi; sacrìlégi e indifferenze. Le parole dell’angelo sono chiare e i piccoli comprendono subito tutto il dramma di un Dio che si è messo nelle inani degli uomini, pronto a rischiare ‘l’abbandono’ il disprezzo e l’indifferenza:’
L’Eucarestia, il più grande tesoro del mondo, quanto è trascurata, disprezzata, non amata! Dio chiede una consolazione, un conforto; una riparazione e la chiede atre pastorelli, a tre bambini perché sa che loro sono sensibili, generosi, forti! Guardiamo a loro e seguiamoli! La preghiera insegnata dall’angelo è sempre stata una delle preghiere più frequenti di Lucia e dei suoi cuginetti é ne ha alimentato una forte devozioneeucaristica. Ne un esempio il fatto accaduto nell’ottobre del 1922 quando Lucia si trovava ad Oporto fra le Suore Dorotee: «Parlando dei doveri delle zelatrici dell’Apostolato della Preghiera, la suora disse ad una amica: «Se vuoi ti insegno una preghiera proprio adatta per atti di riparazione a Gesù Sacramentato»: «Sentiamo» rispose l’amica. E la suora dettò: «Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori». L’amica chiese: «Ma come sai preghiere così belle?» «Si recitavano al mio paese» rispose con modestia Lucia». (cfr. da Fonseca).
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci dona il suo amore più grande per Gesù che è quello eucaristico. Nel messaggio di Fatima tutto parla della devozione a Gesù per mezzo di Maria e in particolare della devozione all’Eucarestia. L’angelo appare con il Calice e l’Ostia che poi offre ai pastorelli invitandoli all’adorazione, al sacrificio e alla riparazione. Nessuno più di Maria può insegnarci ad amare e ad adorare Gesù vivo e vero fra noi, nessuno più di lei ci sa comunicare l’immensa preziosità di questo dono che è il più grande dei doni, di questo dono così spesso ignorato, trascurato, offeso. Quante volte L’Eucarestia viene ricevuta senza preparazione, senza amore, distrattamente, quante volte viene ricevuta in peccato mortale! Questi, i sacrilegi «comuni». E poi quelli che si ripetono con frequenza in questi ultimi tempi. La profanazione del tabernacoli, l’uso sacrilego delle Ostie, il disprezzo e lo sfregio… Ecco il dolore di Dio che chiede riparazione, che implora amore, che freme d’amore e di dolore per gli uomini che così scelgono la loro condanna e scoprono che cosa signìfica la morte come lontananza dalla Vita.
La devozione all’Eucarestia è la fonte e il culmine dell’evangelizzazione. Ecco come Lucia racconta ciò che ha provato il giorno della sua prima Comunione, quando aveva solo sei anni: «Quanto più si avvicinava il momento, tanto più mi batteva il cuore, nell’attesa della visita di un grande Dio che sarebbe sceso dal Cielo per unirsi alla mia povera anima. Il parroco
scese, in mezzo alle file, a distribuire il Pane degli Angeli. Ebbi la fortuna di essere la prima. Quando il sacerdote stava scendendo i gradini dell’altare sembrava che il cuore mi volesse saltare fuori dal petto. Ma appena l’Ostia Divina si posò sulla mia lingua, sentii una serenità e una pace inalterabili, sentii che mi invadeva un’atmosfera così soprannaturale, che la presenza del nostro Buon Dio mi diventava così sensibile come se lo vedessi e lo sentissi con i sensi del mio corpo.
Feci allora le mie suppliche: «Signore, fammi santa, conserva sempre puro il mio cuore, soltanto per te». In questo momento mi sembrò che il nostro Buon Dio mi dicesse, nel profondo del cuore, queste chiare parole: «La grazia che oggi ti è concessa continuerà viva nella tua anima, producendo frutti di vita eterna». A questo punto mi sentivo trasformata in Dio!… lo mi sentivo così sazia col Pane degli Angeli, che mi fu impossibile, per allora, mangiare qualsiasi cosa. Persi da quel momento l’attrattiva che cominciavo a sentire per le cose del mondo e mi sentivo bene soltanto in qualche luogo solitario, dove potessi, tutta sola, ricordare le delizie della mia Prima Comunione».
Preghiera allo Spirito Santo: O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell’anima nostra l’amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell’anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il messaggio Chiediamo a Maria una grande devozione all’Eucarestia e chiedendo l’assistenza del nostro angelo custode, facciamo un’ora di adorazione ripetendo sovente la preghiera insegnata a Fatima.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo Regno.
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