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Il sacramento della Confessione (o Penitenza, o Riconciliazione)

Autore: Frate Alberto B.

SACRAMENTI – Il sacramento della Confessione (o Penitenza, o Riconciliazione)
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– A COSA SERVE il sacramento della Confessione?
– QUALI PECCATI dobbiamo confessare?
– Che cosa sono i PECCATI MORTALI e quelli VENIALI?
– Come si riconoscono i PECCATI MORTALI?
– Se siamo in peccato MORTALE viviamo in uno stato di MORTE spirituale.
– E’ NECESSARIO confessare TUTTI i peccati mortali di cui ho CONSAPEVOLEZZA
– Anche quando sono stato perdonato da Dio, può darsi che io debba RIPARARE al male che ho fatto!
– Quale è la distinzione tra COLPA e PENA?
– Cos’è l’INDULGENZA?

Confronta il *Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica* dal numero 296 al 312

297. Perché esiste un Sacramento della Riconciliazione dopo il Battesimo?

Poiché la vita nuova nella grazia, ricevuta nel Battesimo, non ha soppresso la debolezza della natura umana, né l’inclinazione al peccato (cioè la concupiscenza), Cristo ha istituito questo Sacramento per la conversione dei battezzati, che si sono allontanati da lui con il peccato.

298. Quando fu istituito questo Sacramento?

Il Signore risorto ha istituito questo Sacramento quando la sera di Pasqua si mostrò ai suoi Apostoli e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi» (Gv 20,22-23).

301. In quali forme si esprime la penitenza nella vita cristiana?

La penitenza si esprime in forme molto varie, in particolare con il digiuno, la preghiera, l’elemosina. Queste e molte altre forme di penitenza possono essere praticate nella vita quotidiana del cristiano, in particolare nel tempo di Quaresima e nel giorno penitenziale del venerdì.

302. Quali sono gli elementi essenziali del Sacramento della Riconciliazione?

Sono due: gli atti compiuti dall’uomo, che si converte sotto l’azione dello Spirito Santo, e l’assoluzione del sacerdote, che nel Nome di Cristo concede il perdono e stabilisce le modalità della soddisfazione.

303. Quali sono gli atti del penitente?

Essi sono: un diligente esame di coscienza; la contrizione (o pentimento), che è perfetta quando è motivata dall’amore verso Dio, imperfetta se fondata su altri motivi, e che include il proposito di non peccare più; la confessione, che consiste nell’accusa dei peccati fatta davanti al sacerdote; la soddisfazione, ossia il compimento di certi atti di penitenza, che il confessore impone al penitente per riparare il danno causato dal peccato.

304. Quali peccati si devono confessare?

Si devono confessare tutti i peccati gravi non ancora confessati, dei quali ci si ricorda dopo un diligente esame di coscienza. La confessione dei peccati gravi è l’unico modo ordinario per ottenere il perdono.

305. Quando si è obbligati a confessare i peccati gravi?

Ogni fedele, raggiunta l’età della ragione, ha l’obbligo di confessare i propri peccati gravi almeno una volta all’anno, e comunque prima di ricevere la santa Comunione.

306. Perché i peccati veniali possono essere anch’essi oggetto della confessione sacramentale?

La confessione dei peccati veniali è vivamente raccomandata dalla Chiesa, anche se non è strettamente necessaria, perché ci aiuta a formarci una retta coscienza e a lottare contro le cattive inclinazioni, per lasciarci guarire da Cristo e per progredire nella vita dello Spirito.

307. Chi è il ministro di questo Sacramento?

Cristo ha affidato il ministero della riconciliazione ai suoi Apostoli, ai Vescovi loro successori e ai presbiteri loro collaboratori, i quali diventano pertanto strumenti della misericordia e della giustizia di Dio. Essi esercitano il potere di perdonare i peccati nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

310. Quali sono gli effetti di questo Sacramento?

Gli effetti del Sacramento della Penitenza sono: la riconciliazione con Dio e quindi il perdono dei peccati; la riconciliazione con la Chiesa; il recupero, se perduto, dello stato di grazia; la remissione della pena eterna meritata a causa dei peccati mortali e, almeno in parte, delle pene temporali che sono conseguenze del peccato; la pace e la serenità della coscienza, e la consolazione dello spirito; l’accrescimento delle forze spirituali per il combattimento cristiano.

312. Che cosa sono le indulgenze?

Le indulgenze sono la remissione dinanzi a Dio della pena temporale meritata per i peccati, già perdonati quanto alla colpa, che il fedele, a determinate condizioni, acquista, per se stesso o per i defunti mediante il ministero della Chiesa, la quale, come dispensatrice della redenzione, distribuisce il tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi.

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