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La vita cristiana spiegata ai giovani - appendici - I - II -III

Metodo semplice per pregare e meditare

Autore: Don Angelo Albani e Don Massimo Astrua

La preghiera, già lo sai, è uno «colloquio con Dio».
Non è però un’arte facile: e un metodo gioverà certamente a dare una giusta impostazione alla tua preghiera. Perciò sforzati di fare così:
Esteriormente:
COMPOSTEZZA. Non è detto però che per pregare tu debba stare sempre in ginocchio; puoi pregare anche stando seduto, anche passeggiando, anche a letto, se vuoi: ma con compostezza, perché dobbiamo sempre ricordare la grande riverenza che si deve a Dio.
Interiormente:
DIMENTICARE tutto quanto non interessa la preghiera: affari, lavoro, giochi, ecc. Ciò non richiederà molto tempo, ma è indispensabile perché tu possa…
PENSARE a Dio che sta dentro di te, che ti vede, che ti ascolta, che ti vuole esaudire. Sapersi, mediante la Fede, alla presenza di Dio: ecco ciò che occorre per…
PARLARE con Lui col rispetto e la confidenza di un figlio.
Potrai pregare vocalmente pronunciando le parole del Padre nostro, le preghiere liturgiche, ecc., od anche esprimere in silnzio al Signore gli affetti del tuo cuore.
La meditazione è anch’essa una preghiera. Infatti è essa pure un «colloquio con Dio».
Però è un colloquio caratteristico, che si fa più ascoltando che parlando!
Esso consiste nel «pensare a Gesù per poter fare come Lui ha fatto».
Anche qui un metodo ti sarà di grande vantaggio; e te lo espongo in tre punti:
1) IMPARARE, cioè «mettere in testa» con chiarezza l’argomento da meditare.
Ciò può essere fatto in tre modi:
a) leggendo un brano del Vangelo o di altro libro di meditazione. Leggi però lentamente e attentamente: se necessario rileggi, anche parecchie volte, finchè non ne avrai ben compreso il significato.
b) ascoltando una predica, una conferenza religiosa, ecc.
c) ripensando a un fatto che ti ha colpito, come, ad esempio, alla morte di una persona che conoscevi, alle sofferenze di un povero, ecc., perché anche attraverso queste cose ti parla il Signore!
d) guardando con amore e con fede il Crocifisso…
2) RIFLETTERE, cioè «pensarci sopra»; allo scopo di far tue le idee che hai imparato, fino ad esserne intimamente convinto. È questo il lavoro più importante della meditazione, perché da esso sgorgherà spontaneo il…
3) DECIDERE di imitare Gesù in ciò che ti manca per diventare simile a Lui.
Questa decisione Gliela ripeterai tante e tante volte in un intimo e amoroso colloquio che potrai continuare anche nel corso della giornata.
N.B. – In pratica, questi tre tempi (imparare – riflettere – decidere) potranno essere ripetuti frequentemente durante una stessa meditazione, ad esempio al termine di ogni frase o anche di ogni singola parola di Gesù.
Chiedi al tuo Padre Spirituale di dirigerti anche in questo e di indicarti quali libri sono più adatti per te.
I numeri marginali si riferiscono ai capitoli del volumetto.
È necessario che tu ti conosca alla luce di Dio…
1) Chi sei tu? Tu sei un uomo, cioè un essere composto di anima e di corpo. È Dio che t’ha creato così, che t’ha dato la natura umana.
2) Ma non sei solo questo: Dio ha voluto innalzarti al di sopra della tua natura, anzi al di sopra di ogni altra natura creata, fino a renderti partecipe della Sua stessa Natura divina. Ciò ha fatto mettndo in te una scintilla della Sua Vita. Per essa tu sei diventato Suo figlio adottivo, e parte viva del Corpo Mistico di Cristo.
Di conseguenza, tu non sei più destinato ad una semplice felicità umana, ma al godimento della stessa infinita felicità di Dio tuo Padre, il che avverrà in Paradiso. Tu non hai più un destino «naturale», ma un destino «soprannaturale», cioè divino.
A questo scopo Dio, ti ha dato pure delle forze soprannaturali, che ti permettano di conoscerLo, amarLo, serviLo e possederLo per sempre in qualità di figlio: tali forze sono le Virtù soprannaturali e i Doni dello Spirito Santo. …affinché diriga i tuoi passi verso di Lui… 3) Sarà perciò tua massima cura usare delle tue facoltà sia naturali (sensi, passioni, intelligenza e volontà) che soprannaturali (Virtù soprannaturali e Doni dello Spirito Santo), solo per raggiungere il tuo destino soprannaturale.
4) Il che farai servendoti di esse per amare Dio, cioè per «vivere con Lui» e per «fare la Sua Volontà». 5) Che se per immensa sciagura dovesse passare sulla tua anima lo spaventoso uragano del peccato mortale e lasciare dietro di sé un’anima priva di Vita divina, sappi che puoi e devi risorgere subito con la S. Confessione o con un atto di dolore perfetto.
6) E poi riprendere il cammino sulla Via che, allontanandoti sempre più dal peccato, sempre più ti avvicina a Dio, fino a trasformarti in Gesù, perfetta immagine della santità del Padre.
…sotto la guida di chi veramente ti ama.
7) È l’ultima raccomandazione, ma la più cordiale e la più preziosa: abbi il tuo Padre Spirituale. Prega la Madonna che ti aiuti a trovarlo e a seguirlo, afffnchè ciò che hai letto in questo libriccino diventi per te veramente vita vissuta.

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