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Lealtà verso la Chiesa: La Chiesa è una

La Chiesa nostra Madre XVII

Autore: San Josemaría Escrivá

La Chiesa è una

20. «Perché siano una cosa sola, come lo siamo noi» [Gv 17, 11], chiede Cristo al Padre; «Perché tutti siano una sola cosa, come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi una sola cosa in noi» [Gv 17, 21]. La continua esortazione all’unità sgorga costantemente dalle labbra di Gesù Cristo, perché «ogni regno diviso in sé stesso cade in rovina, e nessuna città o famiglia divisa in sé stessa può stare in piedi» [Mt 12, 25]. Predicazione che diventa desiderio ardente: «Ed ho ancora altre pecore che non sono di quest’ovile; anche quelle io devo radunare, e ascolteranno la mia voce, e si avrà un solo gregge, e un solo pastore» [Gv 10, 16].
Con che meravigliosi accenti il Signore ha esposto questa dottrina! Moltiplica le parole e le immagini affinché possiamo comprenderlo, perché resti ben impressa nella nostra anima questa passione per l’unità: «Io sono la vera vite, e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché frutti di più… Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può recare frutto da sé stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla» [Gv 15, 1-5].
Non vedete come quelli che si separano dalla Chiesa, anche se sono rami frondosi, diventano rapidamente secchi, e i loro frutti si riempiono del brulichio dei vermi? Amate la Chiesa Santa, Apostolica, Romana: l’Unica Chiesa. Scrive san Cipriano: «Chi miete altrove, fuori della Chiesa, disperde la Chiesa di Cristo» [SAN CIPRIANO, De catholicae Ecclesiae unitate; PL 4, 503]. E san Giovanni Crisostomo insiste: «Non separarti dalla Chiesa. Non c’è nulla di più forte della Chiesa. La tua speranza è la Chiesa; la tua salvezza è la Chiesa; il tuo rifugio è la Chiesa. Essa è più alta del cielo e più vasta della terra; non invecchia mai, la sua forza è eterna» [SAN GIOVANNI CRISOSTOMO, Homilia de capto Eutropio, 6].
Si difende l’unità della Chiesa vivendo molto uniti a Cristo, che è la vite di cui siamo i tralci. In che modo? Aumentando la nostra fedeltà al Magistero perenne della Chiesa: «Ai successori di Pietro lo Spirito Santo non fu promesso perché per rivelazione propria propalassero una nuova dottrina, ma perché, con la sua assistenza, custodissero santamente ed esponessero fedelmente la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, cioè il deposito della fede» [CONCILIO VATICANO I, Costituzione dogmatica sulla Chiesa, DS 3070 (1836)]. In questo modo conserveremo l’unità: venerando la nostra Madre senza macchia; amando il Romano Pontefice.
21. Alcuni affermano che siamo rimasti in pochi nella Chiesa; io risponderei loro che, se tutti custodissimo con lealtà la dottrina di Cristo, il numero crescerebbe subito considerevolmente, perché Dio vuole che la sua casa si riempia. Nella Chiesa ritroviamo Cristo, l’Amore dei nostri amori. E per tutti dobbiamo desiderare questa vocazione, quest’intima gioia che inebria l’anima con la dolcezza luminosa del Cuore misericordioso di Gesù.
Dobbiamo essere ecumenici, si sente dire. D’accordo. Tuttavia io temo che, dietro alcune iniziative che si autodefiniscono ecumeniche, si nasconda un inganno: perché sono attività che non conducono all’amore di Cristo, la vera vite. Per questo restano senza frutto. Io chiedo al Signore ogni giorno che mi dilati il cuore, perché continui a trasformare in amore soprannaturale l’amore che Egli ha posto nella mia anima per tutti gli uomini, senza distinzione di razza, di nazione, di cultura e di ceto. Stimo sinceramente tutti gli uomini, cattolici e non cattolici; sia che credano in qualcosa, sia che non credano, anche se questi ultimi mi sono cagione di tristezza. Però Cristo ha fondato una sola Chiesa e ha un’unica Sposa.
L’unione dei cristiani? Sì. Anzi, di più: l’unione di tutti quelli che credono in Dio. Però esiste una sola vera Chiesa. Non si tratta di ricostruirla con pezzi sparsi per ogni dove. E non ha bisogno di nessun tipo di purificazione per ritrovarsi finalmente pura. «La Sposa di Cristo non può essere adultera, perché è incorruttibile e pura. Conosce una sola casa, conserva l’inviolabilità di un solo talamo con un pudore casto. Ella ci conserva per Dio, prepara il Regno ai figli che ha generato. Chi si separa dalla Chiesa si unisce con un’adultera, si allontana dalle promesse della Chiesa: e non otterrà le ricompense di Cristo colui che abbandona la Chiesa di Cristo» [SAN CIPRIANO, De catholicae Ecclesiae unitate, 6; PL 4, 503].