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Nessun profeta è bene accetto nella sua patria (cfr. Lc 4,24-30)

I dieci anni di Papa Francesco

Autore: Don Enzo Arborea

In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret: «In verità
io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in
verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa,
quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande
carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non
a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C'erano molti lebbrosi in Israele al
tempo del profeta Elisèo, ma nessuno di loro fu purificato, se non
Naamàn, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si
riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo
condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costrita la loro
città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in
cammino.
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