Omelia al termine dell'anno 2004
Vespri e Te Deum
Autore: San Giovanni Paolo II
1. Un altro anno si chiude. Con viva consapevolezza della fugacità del tempo, siamo raccolti questa sera per rendere grazie a Dio di tutti i doni che Egli ci ha fatto nell’arco del 2004.
Lo facciamo con il canto tradizionale del Te Deum.
2. Te Deum laudamus!
Ti rendiamo grazie, o Padre, perché, nella pienezza del tempo, hai mandato il tuo Figlio (cfr Gal 4,4) non per giudicare il mondo, ma per salvarlo con immenso amore (cfr Gv 3,17).
Ti rendiamo grazie, Signore Gesù nostro Redentore, perché hai voluto assumere da Maria, Madre sempre Vergine, la nostra natura umana. In quest’Anno dell’Eucaristia, vogliamo ringraziarTi con più intenso fervore per il dono del tuo Corpo e del tuo Sangue nel Sacramento dell’altare.
Ti lodiamo e ringraziamo, Spirito Santo Paraclito, perché ci rendi consapevoli della nostra adozione filiale (cfr Rm 8,16) e ci insegni a rivolgerci a Dio chiamandolo Padre, “Abbà” (cfr Gv 4,23-24; Gal 4,6).
3. Carissimi Fratelli e Sorelle della Comunità diocesana di Roma! E’ a voi che rivolgo ora il mio cordiale saluto, in questo nostro incontro di fine d’anno. Saluto innanzitutto il Cardinale Vicario, i Vescovi ausiliari, i sacerdoti, le persone consacrate e ogni componente del popolo cristiano. Saluto con deferenza il Presidente della Regione, il Sindaco di Roma, il Presidente della Provincia e le altre Autorità civili presenti.
Carissimi Fratelli e Sorelle, ringraziamo insieme Dio per le manifestazioni di bontà e di misericordia con cui ha accompagnato, in questi mesi, il cammino della nostra Città. Porti Egli a compimento ogni progetto apostolico e ogni iniziativa di bene.
4. “Salvum fac populum tuum, Domine”, “Salva il tuo popolo, Signore”. Te lo domandiamo questa sera, per mezzo di Maria, celebrando i Primi Vespri della festa della sua divina Maternità.
Santa Madre del Redentore, accompagnaci in questo passaggio al nuovo anno. Ottieni per Roma e per il mondo intero il dono della pace. Madre di Dio, prega per noi!