Ostacoli da superare, guida pratica per un buon esame di coscienza
Pratica dell'esame di coscienza, la strategia spirituale (III)
Autore: Autori Cristiani
Nell’intento di aiutare le anime di buona volontà, e semplificare loro il lavoro, presentiamo in forma praticissima, un buon numero di argomenti per l’esame di coscienza, sia particolare che generale. Sono esami sugli ostacoli da superare, come la superbia, la suscettibilità, l’egoismo, la sensualità, l’indolenza spirituale, la dissipazione, la disattenzione nelle preghiere.
Esami sulle virtù e buone abitudini da acquistare, per condurre una vita interiore, con speciale riguardo alle virtù corrispondenti ai Voti religiosi, e all’esercizio dell’apostolato educativo. Però non si tratta di rigide rotaie che tracciano un corso inflessibile, ma di utili indicazioni, e di guide alla libera iniziativa individuale. Per disporre alla lotta instancabile, e rompere la monotonia di scarne enunciazioni e di aridi questionari, molti soggetti sono preceduti da brevi introduzioni, che presentano i singoli esercizi alla luce dei grandi principi, tramandatici dai Santi e dai più accreditati maestri spirituali. Diversi di quei “pensieri” possono servire per ottime meditazioni, nel tempo in cui si svolge l’esame di coscienza a essi relativo.
I questionari sono fatti seguire da pie aspirazioni, giaculatorie, brevi ma fervide preghiere, da ripetere a volontà durante il giorno, per impetrare l’aiuto divino. Non c’è da spaventarsi per l’abbondanza della materia presentata; né si deve credere di dover abbracciare tutte le pratiche suggerite, né di seguire tutti i consigli e tutti i piccoli procedimenti indicati. Ci troviamo come dinanzi a una tavola riccamente imbandita c’è di tutto, ma non è necessario, e neppure opportuno, prendere di tutto e in abbondanza. Se entriamo in una farmacia ben fornita, vi troviamo tutti i rimedi e per tutte le malattie; ma, finché ci resta il lume della ragione, ci guardiamo bene dall’usarli o dall’ingerirli tutti. Ognuno prende quello di cui ha bisogno, e nella misura dell’esigenza personale di quel giorno, di quella stagione, di quel malessere improvviso. Le analogie tra corpo e anima, tra materia e spirito sono sorprendenti, e volute da Dio stesso. Così, anche per le anime, possono presentarsi programmi ampi, anche particolareggiati, insomma copiosamente e industriosamente imbanditi.
Ognuno esamina, scelga con criteri selettivi personali, le cose di cui sente più vivo e urgente il bisogno, in quello stato d’animo, in quel periodo di penoso turbamento, in quel tempo d’indolenza o di rilassamento che bisogna scuotere, per riprendere la via interrotta del fervore, della regolarità, dello zelo. Perciò, ogni anima prenda liberamente, riduca cambi, aggiunga secondo i propri bisogni. Qui c’è una semplice guida. E la ricchezza del materiale proposto, lungi dal disorientare o dal disanimare, deve allettare e incoraggiare. In un quadro riassuntivo, diamo le avvertenze sul modo di usare con frutto gli “itinerari” qui proposti: 1. Percorrendo l’indice analitico al principio del libretto, e quello alfabetico posto alla fine, si ha la possibilità di scegliere rapidamente il soggetto che risponde ai propri bisogni del momento.
L’abbondanza dei soggetti e degli esercizi consente di variarli a piacere.
2. Il tempo più adatto alla scelta del soggetto e del singolo esercizio, è quello del ritiro mensile e della rivista settimanale. Prima di applicarsi a un soggetto od esercizio, è opportuno soffermarsi alquanto sui vari punti, per fissarseli bene in mente o trascriverli, determinarne la portata, stabilirne il modo di valutare e segnare vittorie o sconfitte. Si scelgano uno o più punti, tra quelli segnati; gli altri potranno aggiungersi successivamente, o sostituire quelli precedentemente scelti, e di cui si è riportata vittoria,
3. La materia assegnata ai vari esercizi è piuttosto abbondante; così vengono suscitati sforzi morali sufficienti, anche se si presentano poche occasioni, perché tra i vari punti prenotati, qualcuno potrà applicarsi sicuramente ai bisogni attuali dell’anima. Perciò si segua un solo esercizio, o parte di esercizio, per volta, e senza fretta. Non si deve credere che chi non si propone tutto in una volta, consegue poco o nulla. Per evitare, poi l’eccessiva moltiplicazione dei soggetti, alcuni esercizi contengono punti che solo indirettamente si riferiscono agli argomenti proposti, ma che possono essere tenuti ugualmente presenti, in particolari circostanze.
4. Dopo aver esaurito un soggetto, è bene riepilogarlo, applicandosi, almeno per una settimana, ad alcuni punti, scelti fra tutti gli esercizi seguiti, prima di applicarsi ad altro soggetto. Così si conferma e si ribadisce il frutto già riportato; il progresso si effettuerà a tappe piccole, ma sicure.
5. La semplice lettura di uno degli itinerari, seguita da brevi esami su ogni punto nel tempo riservato all’esame particolare, è di per sé sufficiente per obbligare l’anima a maggiore vigilanza, e per assicurare il frutto essenziale del pio esercizio. Però, chi ha la pazienza e la costanza di segnare una o due volte al giorno, su apposito foglietto, le vittorie riportate o le mancanze sfuggitegli, si assicura un frutto senza paragone più certo, abbondante e duraturo. Le indicazioni sparse qua e là, sono per queste anime generose.
6. Quando vengono proposti: atti, sacrifici, aspirazioni, riflessioni, si può fissare un minimo, e segnare quanto manca per raggiungerlo. Così, se si voleva ripensare almeno 3 volte alle risoluzioni prese nella meditazione del mattino, e vi si è pensato una volta sola, si segnano 2 mancanze.
7. I totali, giornalieri e settimanali, consentono di verificare il progresso o il regresso. Le sanzioni (penitenze, mortificazioni), senza le quali l’esame è inefficace, si possono notare segnando una crocetta (+) al disotto dei totali giornalieri, appena sono state eseguite, come si fa coi debiti pagati. 8. È molto utile sottoporre periodicamente i risultati raggiunti al proprio Direttore spirituale, così non si resta vittima della propria immaginazione o della propria incostanza. La pratica rende più chiara la teoria, però è bene che ogni tanto si leggano i principi basilari contenuti in questa prima parte del volumetto. Chi approfondisce e pratica integralmente il metodo, lo trova chiaro, facile, ed efficace. L’uso di questi soggetti si può estendere proficuamente ad altri aspetti e ad altre esigenze di vita spirituale. Così si possono utilizzare i punti di vari esercizi, per ricercare le risoluzioni da prendere nelle meditazioni, che si riferiscono a un dato soggetto.
Una lettura attenta, distanziando le domande con buoni momenti di riflessione nel silenzio interiore dell’anima, si presta per le riviste settimanali e mensili come pure per gli esami di coscienza che si sogliono fare nel ritiro annuale. Consultando gli “itinerari”, si fa un prezioso lavoro di penetrazione nella propria coscienza, facilitando lo studio analitico della passione predominante. L’abbondanza degli argomenti pratici offre materia adatta e varia per la direzione spirituale: risultati da sottoporre, consigli da chiedere. Anche la confessione sacramentale se ne può avvantaggiare per esami introspettivi, in vista della graduale purificazione da peccati, cattive abitudini, propensioni al male, ricerche personali a scapito dei propri doveri.
In tal modo questi “soggetti” offrono molteplici possibilità: dalla lotta contro le più volgari manifestazioni dell’egoismo e della sensualità, si arriva, per gradi, alle più delicate sfumature e tonalità della purità di cuore e della delicatezza di coscienza. A mano a mano che un vetro è nettato, la visione risulta più chiara e precisa. Lasciando depositare il polverone sulla strada, e disperdere le nebbie, il cielo diventa sempre più terso. E così avviene nelle anime in via di purificazione secondo la parola di Gesù: Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Dio e le cose di Dio. Il Divino Cuore di Gesù conceda a tante anime generose e apostoliche, di realizzare le condizioni di vittoria e di progredire rapidamente nella virtù, E, per essere pronte a sostenere con serena fiducia il grande ESAME che seguirà la vita di prova sulla terra, secondo la nota e confortante assicurazione di S. Agostino: Iddio risparmia chi si accusa, e non giudica chi si giudica da sé.
Link alla fonte »