Pratica dell'esame di coscienza - Preparazione dei periodi forti
Solennita' liturgiche e vita spirituale -parte quarta
Autore: Autori Vari
In questa quarta parte riportiamo gl’itinerari, riferentisi a esami speciali, per disporre l’anima a santificare alcune epoche dell’anno, che più si prestano a svolgere qualche ben appropriato programma di lavoro spirituale.
Così si armonizzano gli esercizi ascetici allo spirito delle grandi solennità liturgiche, adeguando la propria vita spirituale a periodi particolarmente proficui: l’Avvento, la Quaresima, i tempi consacrati dalla Chiesa e dalla pietà dei fedeli, alla Santissima Eucaristia, al S. Cuore, alla SS. Vergine, ecc.
Non è necessario, e neppure opportuno seguirli tutti ma, secondo i propri bisogni, e anche i propri gusti spirituali, se ne segue, un anno uno, un anno l’altro, interrompendo i soggetti ordinari di esame particolare propriamente detto.
In tal modo si dà impulso e movimento alla propria vita spirituale, utilizzando nel miglior modo, anche le inesauribili sorgenti di grazia, che scaturiscono dalle ricorrenze liturgiche, e dalla più accreditata prassi della pietà cristiana.
53) – MESE DI GENNAIO (Ovvero, da metà gennaio a metà di febbraio): VITA D’INTIMA UNIONE A GESÙ ADOLESCENTE.
Gesù Adolescente è il Modello per eccellenza e l’Amico ideale dei giovani, specialmente di quelli consacrati al servizio di Dio. Nella lunga vita nascosta trascorsa a Nazaret, Egli ha lasciato loro i più convincenti esempi di umiltà, di povertà, di obbedienza, di pietà, di amore al raccoglimento, al lavoro.
L’Imitazione di G. C. esorta caldamente a ricercare questa divina amicizia: Tu non puoi vivere felice senza un amico, e se Gesù non ti è amico sopra ogni altro, ti troverai nella tristezza e nell’abbandono… Grand’arte è saper conversare con Gesù: sii umile e pacifico, e Gesù sarà teco… Puoi allontanare ben presto Gesù e perdere la sua grazia, se ti volgerai alle cose esteriori (II Imit. 8, 3).
I giovani si trovano nella condizione privilegiata di poter riferire le singole fasi della loro vita, a quelle trascorse da Gesù stesso per tanti anni, nell’umile casetta di Nazaret.
Questa sublime amicizia è fonte di ogni bene, poiché spinge l’anima a purificarsi e rivestirsi di virtù, per non demeritare le divine compiacenze.
Gesù Cristo cresce in età nei nostri cuori, come fece già sulla terra. Nasce, cresce, si fortifica, e dobbiamo pregarlo perché non sia a lungo e sempre debole pargolo nelle anime nostre (S. Paulin, in Epist. III ad Sever).
Gioverà applicarsi di proposito, per un certo periodo di tempo, a non disgustare menomamente Gesù, ad amarlo, imitarlo e vivere intimamente uniti a Lui.
Gli esercizi qui proposti offrono larghe possibilità di conquiste spirituali.
sopra ogni altro, ti troverai nella tristezza e nell’abbandono… Grand’arte è saper conversare con Gesù: sii umile e pacifico, e Gesù sarà teco… Puoi allontanare ben presto Gesù e perdere la sua grazia, se ti volgerai alle cose esteriori (II Imit. 8, 3).
I giovani si trovano nella condizione privilegiata di poter riferire le singole fasi della loro vita, a quelle trascorse da Gesù stesso per tanti anni, nell’umile casetta di Nazaret.
Questa sublime amicizia è fonte di ogni bene, poiché spinge l’anima a purificarsi e rivestirsi di virtù, per non demeritare le divine compiacenze.
Gesù Cristo cresce in età nei nostri cuori, come fece già sulla terra. Nasce, cresce, si fortifica, e dobbiamo pregarlo perché non sia a lungo e sempre debole pargolo nelle anime nostre (S. Paulin, in Epist. III ad Sever).
Gioverà applicarsi di proposito, per un certo periodo di tempo, a non disgustare menomamente Gesù, ad amarlo, imitarlo e vivere intimamente uniti a Lui.
Gli esercizi qui proposti offrono larghe possibilità di conquiste spirituali.
I ESERCIZIO
1. Ho ripetuto, un numero determinato di volte, l’aspirazione a Gesù, fissata per oggi?
2. Quante volte ho consultato interiormente Gesù, su ciò che dovevo pensare, fare o dire?
3. Il pensiero di non disgustare Gesù, mi ha rattenuto dal fare qualcosa di male? Ho detto a Gesù, che non facevo tal cosa per non disgustarlo? (Dimenticanze).
4. In quante occasioni ho offerto le mie sofferenze a Gesù, per riparare le ingiurie che riceve dal mondo?
5. Sono passato dinanzi ad un’immagine o statua di Gesù, senza salutare?
II ESERCIZIO
1. Ho cercato di pregare, con le disposizioni interne di Gesù? (Minimo).
2. Nelle mie relazioni coi confratelli, alunni…, ho imitato la tolleranza, la dolcezza, la cortesia di Gesù?
3. Ho ascoltato con particolare attenzione, tutto ciò che oggi è stato detto o letto di Gesù?
4. Quante volte, oggi, ho rinnovato il proposito di avanzare nella virtù, per imitare il progresso di Gesù? .
5. Ho profittato di qualche occasione, per parlare di Gesù? (Occasioni mancate).
III ESERCIZIO
1. In quante occasioni non ho praticata una virtù di Gesù, fissata per oggi? (Raccoglimento, Umiltà, Docilità, Carità, Mortificazione…).
2. Quante volte ho unito, oggi, le mie fatiche e intenzioni a quelle di Gesù? (Minimo).
3. Quante volte ho nominato o scritto distrattamente il santo nome di Gesù?
4. Quanti atti di amore a Gesù ho fatto oggi, per ripagarlo della indifferenza e della tiepidezza che trova in certi religiosi?
5. Quante volte ho chiesto a Gesù la grazia di morire, piuttosto che abbandonarlo, perdendo la mia santa vocazione? (Minimo).
IV ESERCIZIO
1. In quante circostanze, il pensiero di Gesù mi ha fatto compiere bene il dovere, che era penoso alla mia natura?
2. Nelle pene capitatemi oggi, me ne sono consolato e sfogato con Gesù?
3. Dopo qualche mancanza sfuggitami, sono ricorso a Gesù, pregandolo di guarire, da buon medico, l’anima mia? (Omissioni).
4. Quante volte ho fatto un atto di distacco dai beni, piaceri, onori del mondo, protestando a Gesù che Egli solo basta all’anima mia?
5. Quanti atti di amore a Gesù ho tatto oggi, rimpiangendo di averlo amato troppo tardi, e proponendo di amarlo assai di più in avvenire?
ASPIRAZIONI
O Gesù, sii il nostro gaudio, Tu che sarai un giorno il nostro premio.
Signore Gesù, siate con me in ogni luogo e tempo! III Imit. 16, 2.
PREGHIERA A GESÙ ADOLESCENTE
Io vi adoro, o Gesù, Figliuolo eterno di Dio, e vi benedico perché, per istruire e attirare gli uomini, e specialmente i giovani, avete voluto trascorrere la vostra adolescenza, umile e sconosciuto per tanti anni a Nazaret.
Io vi contemplo, con le fattezze della gioventù, pieno di grazia e di verità, tutto dedito a un lavoro faticoso, nell’amorosa sottomissione ai voleri del Padre.
O GESÙ ADOLESCENTE, diffondete anche nell’anima mia i divini riflessi delle vostre virtù, perché anch’io cresca dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini, e non demeriti mai il dono sublime della vostra amicizia. Perciò rendetemi come Voi, PIO, UMILE. POVERO, CASTO, OBBEDIENTE, RACCOLTO, PAZIENTE, LABORIOSO.
Così, con l’aiuto di Maria SS. e di S. Giuseppe, seguirò con coraggiosa fedeltà la mia santa vocazione; e, dopo aver percorso con alacrità costante la via scabrosa della vita terrena, verrò a consumare nella Patria celeste la mia amicizia con Voi, nelle gioie ineffabili degli splendori eterni. Così sia.
I progressi nella santità, corrispondono ai progressi nello spirito di preghiera.
(S. Agostino)
Procurate di fare le vostre azioni in ispirito di preghiera; è il mezzo più sicuro per santificarle.
(S. G. B. De La Salle).
54) – FEBBRAIO: TEMPO DI QUARESIMA: UNIONE FATTIVA A GESÙ APPASSIONATO.
Credo che un amore di Dio che non abbia la sua base sulla Passione di Gesù, sia frivolo o pericoloso. Queste gravi parole del Dottore della Chiesa S. Francesco di Sales rivelano l’importanza fondamentale che la divozione a Gesù Crocifisso, deve avere nella pietà cristiana.
Intatti, se questa divozione è realmente sentita, porta l’anima nel modo più efficace, alla delicatezza di coscienza, con l’orrore al peccato, causa della Passione del Redentore, e al desiderio di soffrire in unione a Gesù e per amor suo.
È la divozione delle anime forti e generose.
Da S. Paolo Apostolo, a S. Francesco di Assisi, a S. Paolo della Croce, a S. Gemma Galgani…, tutti i Santi hanno avuto un amore appassionato per Gesù Crocifisso: Lungi da me il gloriarmi d’altro, che della croce del Signor nostro Gesù Cristo (Gal 6, 14).
Una lagrima versata ai piedi di Gesù Crocifisso, vale più di un anno in digiuni e in penitenze. S. AGOSTINO.
Non conosco un rimedio più potente e più efficace nelle tentazioni contro la purità, quanto la considerazione della Passione del mio Salvatore. S. AGOSTINO (In Manual).
Sarebbe vergognoso voler essere un membro delicato, sotto un Capo coronato dì spine. S. BERNARDO.
Gesù si ama in Croce, o non si ama per niente. VEN. P. LUDOVICO DA CASORIA.
Se non sai contemplare le cose celesti, riposati, nella Passione di Cristo, e abita volentieri nelle sue sacre Piaghe (II Imit. 1, 4).
È gradita a Gesù Crocifisso la promessa che fauno tante anime pie di strappare, nella Quaresima, almeno una «spina» dal suo sacro Capo, eliminando il peccato o correggendo il difetto che più gli dispiace, ed è il più grave ostacolo al progresso spirituale.
GUIDA PER IL I ESERCIZIO
1. Ho ringraziato di gran cuore Gesù, di quanto ha sofferto per amor mio? (Minimo di volte da fissare).
2. Ho saputo tacere per umiltà, al fine d’imitare Gesù nella sua Passione?
3. Nelle pene, tentazioni e fatiche di oggi, ho rimirato il Crocifisso per confortarmi, e spronarmi alla generosità?
4. Quante preghiere e invocazioni a Gesù Crocifisso, ho recitato oggi con disattenzione e indifferenza?
5. In quante circostanze odierne, non ho fatto sforzi sufficienti, per togliere dalla testa di Gesù, «la spina» (difetto o peccato), che ho promesso di strappare in questa santa Quaresima?
II ESERCIZIO
1. Sono passato dinanzi a un Crocifìsso o a una Croce, senza salutare? Ovvero ho preso in mano il Crocifisso, senza baciarlo?
2. Ho santificato le fatiche e pene di oggi, accettandole come un’espiazione dei miei peccati, e un gran mezzo di rassomigliare a Gesù?
3. Quanti atti di contrizione, per i miei peccati di sensualità, ho fatto oggi? (Minimo).
4. Dopo qualche mancanza sfuggitami, mi sono portato col pensiero a qualche circostanza della Passione per deplorare e risolvere di non ricadervi? Ho invocato il Sangue di Gesù a purificare e fortificare l’anima mia?
5. Quante volte ho ripetuto il fioretto spirituale o l’aspirazione a Gesù Appassionato, fissata per oggi?
III ESERCIZIO
1. Nelle desolazioni interiori, nei momenti di malinconia, sentendomi incomodato o contrariato, ho dato uno sguardo interiore di amorosa adesione a Gesù Crocifisso?
2. Quante ripugnanze nell’obbedienza, ho saputo vincere, per amore di Gesù Crocifisso?
3. Quanti atti di contrizione per i miei peccati di amor proprio e di suscettibilità, ho fatto oggi, pensando alle supreme umiliazioni di Gesù nella sua Passione?
4. Quante azioni ho fatto oggi con tutta la perfezione che mi era possibile, per riconoscenza a Gesù? (Minimo).
5. Ho ringraziato Gesù, delle sofferenze e delle umiliazioni, inviatemi fin qui nella vita?
IV ESERCIZIO
1. Nell’assistere alla S. Messa, ho partecipato ai sentimenti di Gesù, Ostia di espiazione per i peccati miei e per quelli di tutti gli uomini?
2. Quante, volte ho offerto all’Eterno Padre il Sangue preziosissimo di Gesù? (Minimo).
3. Ho accettato le pene odierne, anche piccole, come particelle della Croce di Gesù, cercando di sopportarle con le stesse sue disposizioni? (Impazienze…).
4. Ho chiesto a Gesù che mi associ, in qualche modo, ai suoi dolori e alle sue umiliazioni?
5. Ho compatito con affetto filiale la SS. Vergine Addolorata, con adatte invocazioni?
ASPIRAZIONI
Signore, io vi ringrazio di essere morto in croce per i miei peccati! S. PAOLO DELLA CROCE.
Eterno Padre, io vi offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo, in isconto dei miei peccati, in suffragio delle Anime del purgatorio, e per i bisogni di santa Chiesa.
Adoramus Te, Christe, et benedicimus tibi, quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
Signore, il tuo Cuore fu trafitto, affinché in codesta Piaga visibile ai nostri occhi; possiamo vedere la Piaga invisibile del tuo amore! S. BERNARDO.
Santa Madre, deh Voi fate che le Piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore!
PROFESSIONE DEL PENITENTE (S. Giovanni Battista de La Salle)
A onore e in unione con N. S. Gesù Cristo, vostro Figliuolo, vittima dinanzi a Voi per i miei peccati e per quelli di tutto il mondo io fo professione, o mio Dio, di dedicarmi alla penitenza tutti i giorni della mia vita, e di considerarmi sempre e in ogni occasione, come un povero peccatore e un indegnissimo penitente.
Per soddisfare a tale obbligo, primo: risolvo di portare sempre con me il ritratto di Gesù Cristo, vittima suprema del peccato; di contemplarlo e di abbracciarlo spesso; affinché, coi suoi sguardi interiori, rinnovi in me la memoria dell’obbligo che ho di far penitenza.
Secondo: fo ammenda onorevole alla vostra giustizia e alla vostra santità, da me offese con tanti peccati.
Terzo: voglio oggi uniformarmi a tutte le disposizioni interne di Gesù vittima, per far penitenza insieme a Luì.
Quarto: vi offro tutte le mie azioni, e vi prego di accettare le pene che le accompagnano, la soddisfazione dei miei peccati.
Quinto: oggi, con l’aiuto della vostra santa grazia, farò tale… o tal altra azione, in ispirito di penitenza: soffrirò tale e tal altra cosa; mi mortificherò nelle tali occasioni…: acciocché Voi, che siete giusto e non dovete perdere verun diritto sulle vostre creature, non esigiate poi da me, nell’altro mondo, una rigorosissima soddisfazione.
Animatemi, o mio Dio, del santo spirito di penitenza, e rinnovate in me quello ricevuto nel Battesimo; fate che esprima questi sentimenti e queste disposizioni, in tutte le azioni della mia vita.
Questo vi prometto di fare, o mio Dio; e questa grazia io vi domando, per Gesù Cristo Signor Nostro. Cosi sia!
55) – MARZO: DEVOZIONE A S. GIUSEPPE (e, per analogia, ad ALTRI SANTI).
In preparazione alla festa di S. Giuseppe e di altri Sunti che si vogliono solennizzare con un rinnovamento di divozione, si può usare il «questionario» qui riprodotto, adattandolo ai propri bisogni spirituali.
ESERCIZIO per un mese, una novena, un triduo:
1. Ho tenuto l’immagine di S. Giuseppe (o di altri Santi) sul tavolo di lavoro o di studio, per rimirarla ogni tanto?
2. Quante volte ho invocato S. Giuseppe con giaculatorie adatte? (Minimo di volte da fissare),
3. Quante preghiere, indirizzate a S. Giuseppe, ho recitato distrattamente?
4. Ho riprodotto realmente in me la virtù, già fissata oggi, per imitare il mio Protettore?
(Mancanze).
5. Ho imitato specialmente S. Giuseppe, nella sua vita di umità e spirito di sacrificio? (Occasioni perdute).
6. Quante volte ho chiesto a S. Giuseppe la sua particolare assistenza in vita, nell’opera della mia santificazione e del mio apostolato; e il suo patrocinio in punto di morte? (Minimo).
ASPIRAZIONI
S. Giuseppe, Sposo della Madre di Dio, soccorretemi nell’ora della morte!
S. Giuseppe, modello e protettore delle anime interiori, pregate per noi.
Fate, o Giuseppe, che la nostra vita scorra scevra da peccati; e che sia sempre difesa dal vostro patrocinio.
A S. GIUSEPPE – O S. Giuseppe, vergine Padre di Gesù e purissimo Sposo della Vergine Maria, pregate ogni giorno per noi lo stesso Gesù, Figliuolo di Dio, affinché, muniti delle armi della sua grazia, combattiamo degnamente in vita, e da Lui siamo coronati in morte. Cosi sia.
56) Aprile: PERIODO PASQUALE
Chi ha svolto l’esame speciale, proposto per il tempo della santa Quaresima, ha piacere di farlo seguire da qualche esercizio che completi il lavoro spirituale già realizzato, e assicuri all’anima i frutti di una vera risurrezione spirituale.
Può servire il seguente ESERCIZIO:
1. Ho ringraziato ancora Gesù di quanto ha patito per me, e mi sono congratulato con Lui per la sua gloriosa Risurrezione? (Minimo di volte da fissare).
2. Quante preghiere, riferentisi alla Risurrezione di Gesù (Regina coeli, nella Messa, Corona … ) ho recitato distrattamente?
3. Nel mio modo di pensare, di parlare, di operare e nelle difficoltà, mi sono comportato da uomo, risorto a nuova vita spirituale, con Gesù?
4. Quante vittorie sul mio difetto dominante ho saputo offrire oggi, in omaggio a Gesù Risorto?
5. Quante volte mi sono unito agli Angeli, per rallegrarmi con Maria SS., per la Risurrezione di Gesù?
ASPIRAZIONI:
Voi, o Re vittorioso, abbiate pietà di noi!
In chiesa si rassoda o si demolisce la vocazione, secondo che vi si prega o non vi si prega (F. Miguel d. S. C.).
57) Maggio: devozione filiale alla SS. VERGINE
Il bel mese di maggio vede ogni anno rinverdire e fruttificare la rigogliosa pianta della pietà mariana in moltissime anime.
Non bisogna far consistere pressoché tutto il lavoro nelle pratiche esterne, comunque pie: “La preghiera, anche sentita e fervente, è un punto di partenza; il punto di arrivo è la vita interiore con Maria, in vista di Gesù: ad Jesum per Mariam. E questo si ottiene con la pratica delle virtù più care a Maria: l’umiltà, la purità, l’amor di Dio e del prossimo, la fedeltà coscienziosa al proprio dovere, la forza d’animo nel dolore… “. A tale scopo possono servire i quattro «esercizi» qui proposti, come guida alla pietà mariana, in maggio o in altro mese.
Pensieri da meditare
La santità di un’anima cresce nella proporzione della sua divozione a Maria. P. FABER.
Invocate Maria, salutate Maria, onorate Maria, raccomandatevi a Maria; godete con Maria, soffrite con Mari a, lavorate con Maria, pregate con -Maria, desiderate di vivere e di morire con Gesù e con Maria. TOMMASO DA KEMPIS.
Il figlio si sforzi d’imitare la Madre sua celeste, se ne desidera i favori; ed Essa, vedendosi onorata qual Madre, lo tratterà e favorirà come suo figlio. S. BERNARDO.
Non mi darà pace, né riposo, finché non avrà acquistato una vera divozione a Maria SS. S. STANISLAO KOSTKA.
I ESERCIZIO
1. Passando davanti a un quadro o statua della Madonna, anche in casa, ho salutato con tenerezza filiale, recitando qualche pia giaculatoria?
2. Ho trattato la Madonna come il bambino la madre sua, esponendole i miei bisogni, confidando a Lei le gioie e le pene, le inquietudini e le aspirazioni?
3. Sono ricorso alla Madonna Consolatrice degli afflitti, specialmente in tutte le mie pene?
4. Ho fatto uso frequente di giaculatorie mariane? (Fissarne un minimo).
5. Ho parlato con zelo della Madonna, ispirando sentimenti di fiducia filiale alle anime affidatemi?
6. Ho trattato con la Madonna delle virtù di cui ho più bisogno, perché mi aiuti ad acquistarle?
II ESERCIZIO
1. Ho recitato attentam ente, facendo le pause consuete, la Corona e le altre preghiere, indirizzate a Maria? (Preghiere mariane, distratte).
2. Ho tenuto sotto gli occhi qualche sua divota immagine, salutandola spesso?
3. Ho imitato specialmente il suo raccoglimento e la unione abituale con Dio?
4. Mi, sono rivolto a Maria, Rifugio dei peccatori, dopo ogni colpa, perché mi ottenga il perdono da Dio?
5. Nelle mie prove intime, l’ho subito invocata, col titolo a Lei sì caro di Immacolata?
6. Ho pregato la Madonna per il mio Istituto, i parenti, gli alunni?
III ESERCIZIO
1. Ho ascoltato con attenzione quanto oggi è stato detto o letto in onore di Maria SS.?
2. Ho parlato più volte alla Madonna dei miei difetti perché mi aiuti a correggerli? (Minimo).
3. Ho offerto a Maria le principali azioni, chiedendole di aiutarmi a farle bene?
4. Ho meditato piamente i misteri recitando il Rosario? (Decine distratte).
5. Oggi ho riprodotto realmente la virtù di Maria SS., che avevo determinata? (Mancanze a quella virtù).
6. Ho invocato Maria, prima di ricevere qualche sacramento, pregandola di condurmi quasi per mano?
IV ESERCIZIO
1. Ho dato segni di grande rispetto e amore, nel portare la Corona, la medaglia?
2. Quante decine di Corona non ho recitato in particolare, di quelle che avevo fissato?
3. In quante occasioni ho imitato la pazienza e l’umiltà di Maria SS.? (Vittorie).
4. Ho fatto visita all’altare o a un quadro di Maria?
5. Ho parlato con amore filiale di Maria SS., presentandosene l’occasione, nelle conversazioni, ricreazioni, passeggi, specialmente il sabato?
6. Ho messo sotto il suo materno patrocinio, la mia vita, i miei interessi temporali ed eterni? (Minimo).
ASPIRAZIONI:
Dolce Cuore di Maria, siate la salvezza mia.
O Cuore purissimo di. Maria Vergine santissima, ottenetemi da Gesù, la purità e l’umiltù del cuore!
Dignare me, laudare Te, Virgo sacrata; da mihi virtutem contra hostes tuos – Fatemi degno di
odarvi, Vergine santissima; datemi forza contro i vostri nemici!
Per la chiusura del Mese Mariano:
PREGHIERA DELLA REGALITA’ DI MARIA
O Maria, immacolata Madre di Dio, con gli Angeli in luce e i Santi in letizia, noi Ti salutiamo Regina del Cielo e della terra, e T’invochiamo a regnare su tutte le anime.
Per la grazia divina, di cui sei la generosa dispensatrice, fa che tutte le menti conoscano Dio nella verità, tutti i cuori Lo amino nella carità, tutte le volontà Gli siano soggette nell’umiltà.
E Tu poni, maternamente, in ciascuno di noi il Tuo Trono d’amore, così che da Te scaturisca ogni nostra; gioia, in Te si queti ogni nostro affanno, per Te si elevi, confidente, ogni nostra preghiera.
Affrettati . o potentissima Signora! – affrettati a conquistare il mondo nella pace della Tua carità , per lo splendore del Tuo diadema e per l’avvento glorioso del Regno universale di Gesù Cristo, Tuo Figlio divino, nostro Signore.