Vivi di amore in unione con me
Quando il Maestro parla al cuore - V
Autore: Padre Gaston Courtois
Chiamami. Non chiedo se non di venire, ma dimmi più spesso: «Vieni, Gesù, affinché io realizzi pienamente tutto ciò che ti aspetti da me!».
«Vieni, Gesù, affinché io aiuti le anime, come tu desideri, a realizzare il tuo piano d’amore su di esse!». «Vieni, Gesù, affinché io ti ami come vuoi essere amato da me!».
C’è una litania d’amore che mi aspetto da te:
Passi di: Gaston Courtois. “Quando il maestro parla al cuore”. Apple Books. “Gesù, mio Amore, ti amo!
Gesù, mio Fuoco, ti amo!
Gesù, mia Forza, ti amo!
Gesù, mia Luce, ti amo!
Gesù, mia Sufficienza, ti amo!
Gesù, mia Ostia, ti amo!
Gesù, mia Preghiera, ti amo!
Gesù, mio Tutto, ti amo!
Non perdere il tuo tempo ad agire senza amore.
Sviluppa in te, sotto l’influsso del mio Spirito e della Madre mia, le tre divine virtù: Fede, Speranza e Carità. Per esse aderisci a me con tutte le tue forze, abbi fame di me con tutto il tuo essere, unisciti a me con tutto il tuo cuore.
Bisogna che mi sentano in te, quasi a fior di pelle.
Io sono la linfa della tua anima.
Il mio amore ha suoni armonici tanto vari quanto potenti. Per sentirli, bisogna vivere in sintonia costante e profonda con me. Allora la sinfonia si sviluppa in variazioni molteplici nell’intimo del cuore che canta all’unisono col mio.
L’intimità con me non affatica e non stanca mai. Se provi una qualche stanchezza; ciò viene dall’aver tu perduto il mio ritmo e dal non essere più in accordo con la mia misura. Allora ansimi e ti trovi ben presto senza forze e senza fiato. Chiamami dolcemente,
con fede e fiducia, e ritroverai il seguito della melodia interiore.
Ci sono colori, ad esempio durante un tramonto, che nessun pittore può rendere pienamente. Ci sono gioie interiori che io soltanto posso donare. Il mio amore è inesauribile, possiede mille volti e mille invenzioni sempre nuove.
Ah! se voleste approfittarne, anzitutto per voi e poi per meglio rivelarmi a moltitudini di anime.
Quando mi ami profondamente, si produce in te una irradiazione di me che ti permette di donarmi invisibilmente a tutti coloro che ti avvicinano.
La qualità dei tuoi rapporti con me: ecco ciò che conta anzitutto. La tua giornata vale per quel che valgono i tuoi legami con me. Sono stati infrequenti o allentati? Sono stati ferventi, amanti, pieni di attenzione? Io non tralascio dal portarti attenzione, ma tu? Perché attribuisci più importanza alle cose che passano piuttosto che a me che non passo? E poi, per risolvere i problemi che ti presenta la vita di ogni giorno, perché non pensi che un ricorso a me ti possa essere proficuo; che in me si trovino tutte le soluzioni che tengono in conto tutti i dati, anche quelli invisibili? Non pensi che sarebbe tempo guadagnato e fatica risparmiata ricorrere un po’più spesso a me? E sarebbe per me l’occasione di donare e di donarmi maggiormente: e questo è, lo sai bene, la brama del mio cuore.
Io sono «inutile», poiché non sono utilizzato in tante vite, anche sacerdotali.
Il mio sogno consiste – dietro il vostro impulso, con la vostra iniziativa e intelligente collaborazione, valorizzatrice dei doni e talenti ricevuti – nello spiritualizzare le attività e le vite degli uomini, attraverso la crescita della mia carità in ciascuno di voi.
Vivi di me. Vivi con me. Vivi per me.
Vivi di me. Nùtriti dei miei pensieri. Questi pensieri sono l’espressione del mio Spirito. Sono luce e vita. Sono anche forza, nella misura in cui li assimili.
Nùtriti della mia volontà: ciò che voglio da te, quello devi fare. Agisci senza inquietarti di sapere dove ti conduco. In te tutto servirà
alla gloria del Padre mio e al bene della mia Chiesa, se inserirai la tua volontà nella mia.
Vivi con me. Non sono per te il migliore compagno di viaggio? Perché dimentichi la mia presenza? Perché non incontri più spesso il mio sguardo?
Chiedimi dunque parere, consiglio, aiuto e vedrai quanta importanza io attribuisca al fatto che tu mi tratti da Amico. L’irradiarsi di questa amicizia familiare e costante, fondata su un ardente spirito di fede, darà alla tua vita il timbro che a me piace.
Non perdere il tuo tempo dimenticandomi. Pensare a me significa moltiplicare la tua fecondità.
Vivi per me. Altrimenti, per chi mai vivresti se non per te, cioè per il nulla? Se sapessi di che ti privi e di che privi la Chiesa quando non vivi per me! Infatti, amare significa anzitutto questo: vivere per l’essere amato.
Agisci, lavora, prega, respira, mangia, riposati per me. Purifica continuamente la tua intenzione. Lealmente, non fare ciò che non puoi fare per me. Non è questa l’esigenza dell’amore? Ed è una prova di amore esigere questo da te. Ma lo sai bene, il sacrificio fruttifica, e tu ritroverai in gioia centuplicata ciò di cui ti sarai privato per me.
Innestami profondamente nella tua vita e convinciti che l’ora più utile per la tua attività è quella che consacri esclusivamente a me. Essa ti aiuta, lo sai bene, a sostenere e arricchire la tua vita interiore per il tempo dell’azione; essa ti rende attento ai segni che io ti faccio durante la giornata; essa ti permette di decifrare i simboli che dissemino lungo la tua strada.
Un cristiano che avesse compreso ciò che io bramo di essere per lui, mi ritroverebbe in tutto, mi ascolterebbe, mi scoprirebbe e passerebbe di meraviglia in meraviglia nel percepire la mia presenza sempre viva, attuale, attiva e, soprattutto, infinitamente amorosa.
Nutri nel tuo spirito solo pensieri d’amore, nei tuoi occhi solo chiarori di bontà, sulle tue labbra soltanto parole di carità, nel tuo cuore solo sentimenti di amicizia, nella tua volontà solo voleri di benevolenza.
Che la tua vita sia totalmente impregnata di vero amore, e la tua morte stessa sarà olezzante di amore. Soltanto questo conta. Per tutta l’eternità, sarai confermato nel grado di amore che avrai raggiunto in vita.
È la misura dell’amore oblativo che presenti all’offertorio della tua messa, che al momento della comunione ti ottiene una nuova inoculazione della mia Carità. Di messa in messa, ti è possibile crescere nel mio amore, ma si tratta di un amore che spoglia, immola e dona senza misura. L’unica cosa che valga, giacché è l’unico valore ad aver corso nell’eternità, è la carità vera. Quando osservo gli uomini, ecco ciò che giudico immediatamente in ciascuno: la carità che non si aspetta ricompensa né riconoscenza, la carità che ignora se stessa, la carità che esprime in un suo stile personale quello che c’è di meglio in un essere. Questa è la grande lezione che bisogna imparare da me.
Vieni a Me e guarda. Nel mio sguardo, leggi e attingi.
Nel mio cuore, penetra e prendi.
Nella mia volontà, abbandònati e brucia.
Io sono fiamma, io sono fuoco, io sono l’amore.
Amare è così semplice, ma sono rari gli uomini che conoscono questo segreto, persino tra i consacrati. C’è vero amore soltanto dove c’è oblio di sé. Troppo spesso non si ama che se stessi attraverso coloro che si crede di amare.
Soprattutto non complicare nulla. Attingi nel tuo cuore tutte le riserve di affetto che vi ho deposto e orièntale verso di me, e basta.
Mettiti sotto l’influsso dello Spirito Santo. Egli ti renderà più incandescente. Ah, se tu fossi davvero una fornace ardente, quante anime salveresti! La mia vera crescita nelle anime si misura dal calore del loro amore per me e per gli altri.
Tu sai fino a che punto io sono l’amore infinito, appassionato, divorante; o piuttosto lo sai in maniera intellettuale, teorica, non abbastanza concreta. Sta di fatto che io non posso esercitare il mio amore su di te se non nella misura in cui tu mi autorizzi, grazie alla disponibilità piena di tutta la tua persona all’azione del mio Spirito, attraverso il quale si diffonde nei cuori la mia divina dilezione. Se sapessi cos’è un Dio che brama donare e donarsi, penetrare, invadere, arricchire, impregnare un essere amato, conformarlo al piano di amore al Padre, aspirarlo, assumerlo, ispirarlo, prenderselo a carico, unirselo, identificarselo!… Ma la condizione è unica, irriducibile: è il jam non ego, non più io vivo… Tutto ciò che è egocentrismo, orgoglio, amor proprio, spirito di possesso, ricerca sottile dell’io umano, è inammissibile dal fuoco dell’amore.
Dammi un amore di qualità.
Più c’è umiltà in un’anima, più l’amore è puro.
Più c’è spirito di sacrificio in un’anima, più l’amore è vero.
Più c’è comunione con lo Spirito Santo in un’anima, più l’amore è forte.
Se tu vivessi maggiormente nell’ossessione del mio amore, molte cose ritroverebbero il loro giusto posto, il loro valore relativo. Quante volte ti lasci turbare da ombre di nessuna importanza e tralasci le uniche realtà che contano!
Io sono in te Colui che ama il Padre.
Puoi immaginare la pressione o l’intensità del fuoco del mio amore per il Padre che mi genera incessantemente, come lo Spirito genera il Pensiero? Questo Pensiero diventa una realtà sostanziale ed è Persona uguale a quella del Padre che lo pensa e lo genera. Mistero del dono, mistero dell’amore perfetto, oggetto della contemplazione e della lode dei beati nel cielo.
Io sono in te Colui che ama lo Spirito Santo, il nesso vivente che mi lega al Padre, il bacio sostanziale del nostro amore. Siamo distinti e al tempo stesso legati come il Fuoco e la Fiamma. Egli è il dono del Padre a me, e fa lode di ringraziamento di me al Padre.
Io sono in te Colui che ama Maria.
Amore creatore poiché insieme al Padre e allo Spirito l’abbiamo concepita sin dall’eternità ed Ella non ci ha delusi.
Amore filiale poiché in tutta verità io sono figlio suo più di quanto nessun altro sulla terra sia figlio di sua madre.
Amore redentore che l’ha preservata dal peccato originale e l’ha associata strettamente all’opera della salvezza del mondo.
Io sono in te Colui che ama tutti gli angeli e tutti i santi. Puoi elencarli, dal tuo angelo fino ai santi prediletti e fino ai tuoi antenati entrati nella beata eternità. Che la tua conversazione, attraverso me, sia sempre nei cieli dov’essi ti aspettano.
Io sono in te Colui che ama tutti gli uomini viventi ora sulla terra, tutte le anime che comportano la tua posterità senza numero,
tutti coloro che un giorno ti rivelerò essere stati i più diretti beneficiari delle tue rinunce, delle tue sofferenze, dei tuoi lavori e poi… tutti gli altri, tutti, senza eccezione.
Soltanto ciò che tu impregni di amore ha valore nel mio Regno e ai miei occhi. Le cose non valgono che per il loro contenuto di amore. Gli uomini non valgono che per la loro dose di amore ablativo. Questo solo conta e affinché in te tutto sia impregnato del mio amore devi ricaricarti ed esercitarti; ricaricarti, poiché l’amore divino è un dono che bisogna invocare continuamente e con intensità; esercitarti, poiché la carità è una virtù che richiede molto coraggio.
Ah, se gli uomini volessero davvero rettificare in tal senso la loro scala dei valori! Se sapessero scoprire l’importanza dell’amore nella loro vita!
Amare è pensare a me, è guardarmi, è ascoltarmi, è unirsi a me, è condividere tutto con me. Tutta la vostra vita è un susseguirsi quasi ininterrotto di decisioni in favore o a danno di questo amore, che mira a farvi rinunciare a voi stessi per il beneficio degli altri. Più cresce in un’anima tale amore, più si innalza il livello dell’umanità; ma quando un’anima dice «no» alla proposta di questo amore, si opera un impoverimento del divino nel mondo e un ritardo nello sviluppo spirituale di tutti i popoli della terra.
Colui che si sforza di amare in accordo con il mio cuore vede tutti gli esseri e tutte le cose con i miei occhi e percepisce interiormente il messaggio divino che tutti gli esseri e tutte le cose sono in grado di portargli.
Non ti sei accorto che più rimanevi fedele all’orazione, meno essa ti era pesante? Ci si stanca soltanto di ciò che si abbandona; ma se si è costanti, si ottiene la grazia di gustare, anzi di assaporare, in ogni caso di perseverare ed, eventualmente, di sopportare.
Più percepirai il mio amore in modo vivente, sperimentale, più sarai in grado di rivelarlo agli altri. Questa è la forma di testimonianza che aspetto da te.
Quel fluido misterioso che dona al volto degli uomini un riflesso indefinibile del divino, nasce dalla profonda intimità dell’incontro prolungato con me.
Io sono non soltanto il vincolo, ma la dimora delle anime, laddove esse possono ritrovarsi e comunicare tra loro attraverso di me.
In me puoi trovare con certezza anzitutto il Padre e lo Spirito Santo, poiché il Padre è in me e io sono nel Padre, e lo Spirito Santo ci unisce l’uno all’altro in una ineffabile vicendevole comunicazione.
In me puoi trovare mia Madre Maria che è unita a me in modo incomparabile e per mezzo della quale io continuo a donarmi al mondo.
In me trovi il tuo angelo, compagno fedele della tua vita peregrinante, messaggero devoto e protettore attento.
In me trovi tutti i santi del cielo, i patriarchi e gli apostoli, i profeti, i martiri…
In me trovi tutti i sacerdoti che mi sono uniti a titolo particolare, in virtù della loro ordinazione sacerdotale che li identifica a me, Colui nel nome del quale essi parlano.
In me trovi tutti i cristiani, e tutti gli uomini di buona volontà, chiunque essi siano.
In me trovi tutti i sofferenti, tutti malati, tutti gli infermi, tutti i morenti.
In me trovi tutti i defunti del Purgatorio che attingono dalla mia oscura presenza il fondamento della loro ardente speranza.
In me trovi il mondo intero, conosciuto e sconosciuto, tutte le bellezze, tutte le ricchezze della natura e della scienza, tutto ciò che supera quanto i massimi scienziati non possono né potranno mai intravvedere.
In me trovi soprattutto il segreto dell’amore offerente totale, poiché io sono Colui che ama e che desidera portare il fuoco sulla terra attraverso gli uomini, al fine di rendere l’umanità incandescente di gioia e di felicità per l’eternità.
Io rimango in attesa continua di te; senza impazienza, certo, sapendoti debole e fragile, ma tanto desideroso di sentirti e di vederti in ascolto della mia Parola. Non lasciare sfarfallare il tuo spirito su cose effimere e inutili. Non sperperare in tante futilità il poco tempo di cui disponi. Pensa che io sono presente, il tuo Maestro, il tuo Amico, il tuo Servo: volgiti verso di me! Quanto ben più viva ed estesa sarebbe la tua influenza, se fossi più spesso attento a me e con più amore!
Ricorda bene questo: qualunque sia l’attività che uno compie e le sofferenze che sopporta, è l’unione d’amore presente in esse a costituirne il valore.
Sforzati di unirti maggiormente a me. Unisciti alla mia preghiera. Unisciti alla mia offerta. Unisciti alla mia attività nel mondo nell’intimo dei cuori. Vedi come viene ostacolata da tutti gli egoismi consci e inconsci. Vedi invece com’è potente nelle anime generose che a essa si abbandonano con docilità.
Unisciti a me per fare tutto quello che devi fare, e farai tutto meglio e più facilmente. Unisciti a me per essere buono, cordiale, comprensivo, aperto agli altri e io farò passare parte di me nei tuoi rapporti con gli uomini. Se non vuoi essere separato da me, unisciti a me più spesso e più intensamente, durante tutte le ore, luminose e grigie, di ogni giorno.
Non è cosa vana se durante il giorno riesci a moltiplicare gli atti positivi di amore e di desiderio, poiché in tal modo va esprimendosi in te la carità del Padre per me e ciò opera l’accrescimento della mia presenza in te: e io mi manifesterò attraverso il tuo involucro carnale. Bisogna che il tuo amore sia attivo e vigilante. Se si addormenta, per vigliaccheria e negligenza, ci sarà una pausa all’irradiarsi della mia vita in te.
Nella conoscenza del mio amore per te e per il mondo ci sono diverse zone concentriche la cui penetrazione non può che ravvivare la tua fede e la tua carità.
Prima di tutto c’è la percezione sperimentale della mia presenza amorosa che ti coinvolge interiormente ed esteriormente. Non sono forse in te, nel più intimo di te stesso? Non ti sono forse continuamente vicino e non ho ragione di ripeterti spesso: «Guarda me che ti guardo. Agisci come membro mio. Tratta con me come se mi vedessi, e sorridimi».
Poi c’è la conoscenza intellettuale dell’amore infinito che ti ha amato fino a far follie, la follia del presepe, la follia della croce, la follia dell’ostia, la follia del sacerdozio, con tutto ciò che questo comporta di umiltà e tenerezza da parte mia: farmi creatura, farmi piccolo, farmi dipendente tuo e della tua buona volontà collaboratrice.
C’è infine quello che attualmente non puoi né sapere, né percepire: è il fuoco dell’amore trinitario che ti solleverà, ti infiammerà, ti alimenterà nell’eternità e per l’eternità, facendoti partecipe della nostra gioia sostanziale, in una carità universale esaltante.
Se tu sapessi quanto io desidero essere finalmente tenuto in conto nella vita di ogni giorno; non essere soltanto Colui che si invoca secondo i riti, ma l’Amico vero e intimo con cui ci si confida e di cui ci si può fidare. Non sono forse io Colui che sente ciò che tu provi, che assume i tuoi stati d’animo, che trasfigura e feconda i tuoi desideri, i tuoi gesti, le tue parole?… Tutto ciò che riempie le tue giornate dev’essere un’occasione per far trascorrere tutto il mio amore nella tua anima.
Noi siamo insieme.
Siamo uniti come il tralcio è unito al ceppo della vite, come ogni membro è unito al corpo.
Insieme noi preghiamo.
Insieme siamo:
per lavorare
per parlare
per essere buoni
per amare
per offrire
per soffrire
per morire
e un giorno per vedere il Padre, la Vergine, ed essere nella gioia.
La coscienza di essere uniti è garanzia di sicurezza, di fecondità, di gioia:
– sicurezza:
Qui habitat in adjutorio Altissimi, in protectione Dei coeli commorabitur.
Egli ispira, guida, conduce col suo Spirito. Con lui io attuo il piano eterno di amore del Padre su di me a beneficio di tutti.
Christus in me manens ipse facit opera.
Che posso mai temere per il gran passaggio?
Noi siamo insieme.
– fecondità:
Qui manet in me et ego in eo, hic fert fructum multum:
visibile irradiazione e invisibile visitazione…virtus de illo exibat et sanabat omnes.
– gioia:
Sto ad ostium et pulso… coenabo cum ilio et ille mecum. Intra in gaudium Domini.
Voglio che si senta risplendere la mia gioia nella tua anima.
Io sono in te Colui che parla in tua vece e non cessa di chiedere le grazie di cui hai bisogno per realizzare, nel posto a te destinato, nell’organismo vitale del Corpo mistico, il piano eterno d’amore del Padre su di te.
Io sono in te Colui che si offre e che, donandosi senza riserve al Padre, brama di includere nella sua oblazione l’offerta di te e di tutti i tuoi fratelli.
Io sono in te Colui che offre alla benedizione e alla purificazione dello Spirito tutte le anime che vivono sulla terra.
Io sono in te Colui che adora, loda e ringrazia il Padre, ardente del desiderio di ricomporre in me le adorazioni, le lodi, i ringraziamenti di tutta l’umanità.
Il mio amore è delicato, tenero, attento, misericordioso, forte e divinamente esigente.
Il mio amore è delicato. Ti ho amato per primo e tutto ciò che sei sono io che te l’ho donato. Non te lo ricordo troppo spesso, per delicatezza. Aspetto che tu te ne renda conto, che mi ringrazi e deduca tu stesso le conseguenze ! Il mio amore è tenero. Io sono la tenerezza infinita. Se si conoscessero le ricchezze del mio cuore e l’immenso desiderio che ho di colmarvi di esse! Vieni a me, figlio mio. Abbandona il tuo capo sulla mia spalla e capirai meglio quam suavis est Dominus tuus.
Il mio amore è attento. Nulla di ciò che ti riguarda mi sfugge. Nessun sentimento del tuo animo mi è estraneo. Faccio miei tutti i tuoi desideri nella misura in cui sono conformi al piano d’amore del Padre mio e dunque al tuo vero interesse. Faccio mie tutte le tue intenzioni e benedico fedelmente tutte le anime che mi affidi.
Il mio amore è misericordioso. Conosco meglio di te le circostanze attenuanti e le ragioni che scusano le tue colpe, i tuoi errori, i tuoi scarti.
Il mio amore è forte. È forte della mia potenza. È forte per sostenerti, per rialzarti, per guidarti nella misura in cui ti aggrappi ad esso. Chi ad esso si appoggia, non può restare mai deluso.
“Il mio amore è divinamente esigente. Lo hai capito. Poiché ti amo per te, voglio potermi donare a te sempre di più, e posso farlo soltanto se tu stesso rispondi fedelmente agli inviti della mia grazia, agli impulsi del mio Spirito.
Poiché ti amo per i tuoi fratelli, voglio poter passare attraverso di te. Devi riflettermi, rivelarmi, esprimermi, ma posso fare questo solo se mi spalanchi le porte del tuo cuore e rispondi con generosità ai miei inviti.
Qualsiasi cosa, gioiosa o dolorosa, semplifìcala con l’amore. Quanto vorrei vederti vivere ogni giorno un quarto d’ora di amore puro, positivo, esplicito, in unione con me: esèrcitati progressivamente. Inizia con un minuto, poi con due, poi con tre. Se perseveri, sotto l’influsso dello Spirito, arriverai ”
Passi di: Gaston Courtois. “Quando il maestro parla al cuore”. Apple Books. “facilmente a quindici. Allora vedrai come tante cose torneranno al loro giusto posto, e avrai un assaggio di ciò che ti riservo per l’ora della tua eternità. Così entrerai a poco a poco nella mia immensità senza paura di sprofondare, poiché sono io ad invaderti.
Tu hai bisogno di un amore più forte del tuo sovraccarico di impegni, più forte delle tue preoccupazioni, più forte della tua sofferenza.
Ciò che conta ai miei occhi non è l’amore che provi, ma l’amore che mi provi.
Durante la giornata rinnova spesso le brevi silenziose adorazioni verso di me. Chiedimi con insistenza di far crescere in te il desiderio di me, il gusto di me, la gioia di me. È questa una preghiera che mi piace esaudire, ma sii paziente e non voler esser più veloce della mia grazia.
Il mio Regno si costruisce dal di dentro e io ho più bisogno di anime generose nelle lotte interiori a vantaggio dei loro fratelli, che di propagandisti o di uomini di affari, anche se al servizio della mia Chiesa.
Ciò che conta è il fuoco dell’amore che cresce nei cuori, più delle vistose attività esteriori, delle belle organizzazioni, tanto ragguardevoli dal punto di vista istituzionale, ma spesso vuote o quasi della mia presenza viva e operante.
Non rassegnarti alla monotonia dell’amore. Cerca e troverai nuove maniere di manifestarmelo. Le mie non sono mai monotone. Fammi sentire più spesso che desideri me e ripetimi a nome tuo e degli altri: Maran atha.’Vieni, Signore Gesù, vieni!
Credilo: io rispondo sempre agli inviti.
La lettera non serve se non nella misura in cui stimola e facilita l’amore, non in quella in cui lo soffoca e lo avversa.
Nella vita spirituale sono necessari alcuni punti fissi, ma a titolo di verifica e di guida, non a titolo di ostacoli e di «alberi che nascondono la foresta».
Lascia che io ti guidi come voglio. Non preoccuparti dell’avvenire. Ti è mai mancato qualcosa in passato? Né ti mancherà mai nulla, poiché io sarò sempre presente, e nulla può mancare a colui al quale io non manco. La mia presenza e la mia tenerezza saranno sempre vicine a te, al fine di suscitare in te azioni di grazie, amore e zelo. Io ero presente anche nelle ore oscure e difficili della tua vita. Del resto, lo hai ben sentito, e le tenebre si sono dissolte nella luce.
Se le anime si decidessero ad avvicinarsi a me più spesso, con più disponibilità, attingerebbero dalla contemplazione della mia divina presenza nuove energie. Io sono la «Fontana della giovinezza»; attraverso di me si attua ogni vero aggiornamento, nelle anime, nelle famiglie, in tutte le società. Il mondo si devitalizza per mancanza di autentica vita contemplativa.
La vita contemplativa non è una vita di estasi ma una vita nella quale sono io che conto, con me si fanno i conti e su di me si può contare. È anche una vita di confluenza in cui, col pensiero o più semplicemente con una unione virtuale, si assimilano tutti i miei
slanci di amore, di adorazione, di lode, di azione di grazie, la mia oblazione incessante, redentrice e spiritualizzante, e i miei immensi desideri corrispondenti ai vostri immensi bisogni. Da questa congiunzione vitale con me dipende, per il mondo intero, l’efficacia della mia grazia, dei benefici divini, in particolare dell’assunzione progressiva di tutta l’umanità bisognosa, umile e generosa, da parte della mia divinità.
La durata dell’amore deve mirare all’impregnazione totale della tua esistenza, non che questa rivesta sempre la stessa forma, la stessa colorazione e che la coscienza sia continuamente lucida nei suoi riguardi. In amore l’essenziale non è la coscienza totale, ma il fatto di amare: pensare all’altro prima di pensare a sé, vivere per l’altro prima di vivere per sé, perdersi nell’altro al punto da dimenticare se stesso: ed Egli cresce nella misura in cui l’«io» diminuisce. Quando si ama davvero, non si riflette che si ama.
Si ama, e basta.
Voglio dirti quanto io apprezzi la preghiera che fai ogni giorno ricevendomi nella Santa Comunione: «O Gesù, fa’crescere in me il desiderio di te, il desiderio di possederti, il desiderio di essere posseduto da te e di vivere sempre più in persona Christi».
E aggiungi: «Esercita su di me il tuo potere, rinserra la tua stretta, segnami con la tua impronta divina».
Non ti meravigliare se non sei esaudito tanto presto in modo sensibile e percettibile. Continua con perseveranza. È cosa che si compie a poco a poco: ci vuole parecchio tempo e certe condizioni preliminari di purificazione che si realizzano solo giorno dopo giorno.
Il valore di una vita sta nella qualità dell’amore che la ispira. Questo amore può subire alcuni momenti di rilassamento; ma se è leale, risorge e trasfigura tutto ciò che tocca, proprio come il sole che può essere nascosto da una nuvola ma continua a brillare e illumina di nuovo alla prima schiarita. Amore che illumina, amore che riscalda, amore che penetra, amore che guarisce, amore che rallegra!
Ogni essere umano racchiude in sé immense possibilità di amore. Sotto l’influsso dello Spirito, questo amore viene sublimato e si esprime in meravigliosi atti di generosità, fino al sacrificio di sé. Ma sotto l’influenza dell’egoismo, esso può degradarsi e giungere ai peggiori eccessi della bestialità, secondo tutte le forme che può rivestire l’insipienza umana. Nella misura in cui l’umanità purifica e intensifica le sue potenze affettive, essa si innalza e si supera, e viene assunta da me. Io sono la tenerezza infinita e posso assimilare tutto quanto c’è di amore autentico in un cuore umano.
Io sono l’Amico affettuoso e discreto, che gioisce delle iniziative di coloro che ama, si rattrista dei loro errori, dei loro spropositi, delle loro resistenze, delle loro ambiguità, delle loro oscurità, ma sempre pronto a perdonaree a cancellare le colpe di coloro che ritornano a lui con amore e umiltà.
Vedo tutte le possibilità di bene presenti in ciascuno e sono pronto a favorirne lo sviluppo, ma non posso far nulla senza la vostra collaborazione. Nella misura in cui rimanete attenti alla mia presenza, attirate su di voi l’efficacia della mia vitalità sono la Luce, io sono la Vita. Ciò che non è ideato, effettuato, realizzato in unione con me, è destinato a perire.
Sai bene che da te stesso non sei niente, non puoi niente, ma un giorno ti meraviglierai nel vedere quel che avremo realizzato insieme.
Cercami: io sono in te, in fondo a te; mettiti liberamente, con una totale generosità, sotto il mio influsso divino. Anche se non si fa sentire, esso è in azione e ti ispira a tua insaputa. Ti rammarichi di non avere una costante e chiara coscienza della mia presenza; ma ciò che conta è che io sia presente e ascolti le tue testimonianze di amore. Dammene le prove: con piccoli sacrifici, con lievi sofferenze sopportate in unione con le mie, con brevi e frequenti interruzioni del tuo lavoro e delle tue letture, e vedrai aumentare a poco a poco in te uno stato di fedeltà e di disponibilità a tutto ciò che io ti chiederò.