San Gerardo di Brogne - 3 Ottobre
Autore: Autori Cristiani
Il suo tempo è il X secolo, quello dei pontefici nominati, deposti e assassinati (come Benedetto VI, ucciso nel 974) dalle famiglie armate di Roma e del Lazio, e di numerosi monasteri europei, dove ben poco si pregava e ancor meno si lavorava, tanto che alcuni di essi erano diventati luoghi di promiscua baldoria e di malaffare, dove non si esitava a ribellarsi non appena compariva un abate che parlava di penitenza, povertà e disciplina.
Di famiglia nobile, Gerardo fin da giovane fu preso dall’ideale della vita religiosa.
Dopo un’iniziazione alla vita monastica a Saint-Denis, presso Parigi, fondò nelle proprie terre un’abbazia benedettina insieme ad alcuni religiosi venuti da Saint-Denis.
Era il tempo in cui, nel 910, il monaco Bernone riuniva a Cluny alcuni confratelli fedeli alla regola di San Benedetto muovendo i primi passi verso la riforma cluniacense. Uomo virtuoso e monaco esemplare, conosciutissimo dalle famiglie potenti delle regioni vicine al suo monastero, Gerardo attirò presto l’attenzione dei principi, specialmente di Gisleberto di Lotaringia (questo l’antico nome della Lorena) e di Arnaldo di Fiandra, che lo chiamarono per risollevare i loro monasteri decaduti. Apostolo infaticabile, il santo percorse per venticinque anni la Lotaringia e la Fiandra, restaurando e riformando una dozzina di abbazie.
Gli furono di aiuto in questo difficile compito anche alcuni monaci formati da lui, come san Pietro e san Bavone a Gand e san Remigio a Reims. In qualche caso assumeva egli stesso la carica di abate, ma solo per il tempo indispensabile a ristabilire la disciplina, dopodiché ogni monastero riprendeva a vivere per conto proprio. Gerardo morì a Brogne il 3 ottobre 959.
A lui si tributava un culto ufficialmente riconosciuto fin dal 1131 e il monastero dove era sepolto diventò rapidamente luogo di pellegrinaggi. Col tempo, Brogne cambiò il proprio nome in quello di Saint-Gérard.
Preghiera al Santo
O san Gerardo, Gesù eucaristia è stato per te l’amico, il fratello, il padre da visitare, amare e ricevere nel tuo cuore. Al tabernacolo sono stati fissi i tuoi occhi, il tuo cuore. Sei diventato l’amico inseparabile di Gesù eucaristia, fino a trascorrere notti intere ai suoi piedi.
Fin da bambino lo hai desiderato tanto ardentemente da ottenere dal cielo la prima comunione dall’arcangelo san Michele.
Nell’Eucaristia hai trovato il conforto nei giorni tristi. Dall’Eucaristia, pane di vita eterna, hai attinto l’ardore missionario per convertire, se fosse stato possibile, tanti peccatori quanti sono i granelli di sabbia del mare, le stelle del cielo.
Glorioso Santo, rendici innamorati, come te, di Gesù, amore infinito. Per il tuo ardente amore all’eucaristico Signore, fa’ che anche noi sappiamo trovare nell’Eucaristia l’alimento necessario che nutre la nostra anima, la medicina infallibile che sana e corrobora le nostre deboli forze, la guida sicura che, sola, può introdurci alla visione radiosa del cielo.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
Amen
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