5 minuti

Vangelo del giorno Domenica 26 Giugno - Lc 9,51-62

«Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

Autore: don Franco Mastrolonardo

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,51-62
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in
alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso
Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono
ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso.
Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso
Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero:
«Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro
villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti
seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro
tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha
dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose:
«Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli
replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e
annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore;
prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli
rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è
adatto per il regno di Dio».

Parole del Santo Padre

Da quel momento,
dopo quella ‘ferma decisione’, Gesù punta dritto al traguardo, e anche
alle persone che incontra e che gli chiedono di seguirlo, dice
chiaramente quali sono le condizioni: non avere una dimora stabile;
sapersi distaccare dagli affetti umani; non cedere alla nostalgia del
passato. Ma Gesù dice anche ai suoi discepoli, incaricati di precederlo
sulla via verso Gerusalemme per annunciare il suo passaggio, di non
imporre nulla: se non troveranno disponibilità ad accoglierlo, si
proceda oltre, si vada avanti. Gesù non impone mai, Gesù è umile, Gesù
invita. Se tu vuoi, vieni. L’umiltà di Gesù è così: Lui invita sempre,
non impone. (Angelus, 30 giugno 2013)

Link alla fonte »