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Vangelo del giorno Sabato 4 Giugno - Gv 21,20-25

Signore, che cosa sarà di lui?

Autore: Don Gaspare Tortorici

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 21,20-25
In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo
che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli
aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come
lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli
rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?
Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo
non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto,
ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e
noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre
cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il
mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero
scrivere.

Parole del Santo Padre

Trasmettere la fede
non è dare informazioni, ma fondare un cuore, fondare un cuore nella
fede in Gesù Cristo. Trasmettere la fede, non si può fare
meccanicamente: ‘Ma, prendi questo libretto, studialo e poi ti
battezzo’. No. E’ un altro il cammino per trasmettere la fede:
trasmettere quello che noi abbiamo ricevuto. La Chiesa crede per
attrazione, cresce per attrazione. E la trasmissione della fede si dà
con la testimonianza, fino al martirio. (Omelia da Casa Santa Marta, 3
maggio 2018)

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