Vangelo del Giorno Sabato 9 Luglio 2022
Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli
Autore: Don Luigi Maria Epicoco
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,24-33
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande
del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo
maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl
il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non
abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà
svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico
nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio
voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che
uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate
paura piuttosto colui che ha il potere di far perire nella Geènna e
l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo?
Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre
vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non
abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò
chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò
davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti
agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei
cieli».
Parole del Santo Padre
A questi discepoli di ieri e di oggi che
patiscono la persecuzione, Gesù raccomanda: «Non abbiate paura di quelli
che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima» (v.
28). Non bisogna lasciarsi spaventare da quanti cercano di spegnere la
forza evangelizzatrice con l’arroganza e la violenza. Nulla, infatti,
essi possono contro l’anima, cioè contro la comunione con Dio: questa,
nessuno può toglierla ai discepoli, perché è un dono di Dio. (Angelus,
21 giugno 2020)