Verso la GMG 2023: le voci di sei giovani che saranno a Lisbona
Autore: Autori Cristiani
La Giornata Mondiale della Gioventù avrà luogo a Lisbona dall’1 al 6 agosto 2023. Il motto di quest’anno è “Maria si alzò e andò in fretta”. In questo articolo abbiamo raccolto le sensazioni e le aspettative di sei ragazzi provenienti da varie parti d’Italia che parteciperanno alla GMG di Lisbona.
Alla fine della GMG di Panama del 2019 papa Francesco aveva fatto annunciare che il successivo raduno dei giovani si sarebbe tenuto nel 2022 in Portogallo. Ma a causa della pandemia, questo appuntamento è slittato in avanti di un anno. Adesso, a quasi quattro anni da Panama, ci siamo quasi. Giacomo, Alessia, Federico, Lidia, Andrea e Marica hanno dai 26 ai 18 anni, hanno vite abbastanza differenti l’una dall’altra e nessuno di loro ha mai partecipato a una GMG. Ma sono certi di una cosa: saranno a Lisbona a inizio agosto, per raccogliere l’invito ad “alzarsi in fretta”, proprio come Maria per andare dalla cugina Elisabetta.
Prepararsi o non prepararsi alla GMG?
Giacomo, ingegnere di 26 anni di Milano, è assegnista di ricerca al Politecnico e si occupa di controlli elettronici per sospensioni: “Lavoro tra Modena e Milano, e questo rende difficile la mia preparazione per la GMG. Ma riesco a tenere duro su due aiuti per la mia vita interiore, il circolo e il ritiro spirituale mensile: sono convinto che la GMG sarà un’esperienza arricchente”.
Ma c’è qualcuno che non si prepara alla GMG non per la difficoltà logistica, ma per scelta: “Mi preparo cercando di non prepararmi – racconta Marica, originaria di Caserta e studentessa di ingegneria biomedica a Roma -. Sono molto meticolosa nelle organizzazioni: ho già cinque diversi validi piani professionali per quando mi laureerò. Per questo sto cercando di abbandonare il come e cosa farò e cercare solo il senso”. Marica ha ricevuto il dono della fede dai suoi genitori, e ricorda sempre le loro fatiche per organizzarsi la domenica mattina e preparare i figli per andare a Messa come prima cosa della giornata. Nella sua famiglia ha visto diversi cammini di fede, per esempio suo fratello gemello segue il Rinnovamento dello Spirito Santo, mentre lei ha conosciuto l’Opus Dei a Napoli, nella Residenza Universitaria Villalta. “Non sono mai stata alla GMG, ma ho fatto già delle belle esperienze con la pastorale vocazionale rivolta ai giovani della diocesi di Aversa e il cammino di Santiago con le ragazze della Residenza Universitaria Porta Nevia”.
Di solito Marica partecipa alle iniziative organizzate dalla cappellania del Campus Bio-Medico di Roma, la sua università: “Almeno una volta al mese andiamo in montagna a fare delle passeggiate che diventano dei veri e propri pellegrinaggi. Quando le circostanze lo richiedono, il sacerdote che ci accompagna celebra la Messa e l’altare è composto dai nostri zaini da escursione”.
Cristo è lo stesso per tutti
Federico, milanese di venticinque anni che si è trasferito a Roma pochi mesi fa, voleva fare un’esperienza come la GMG da anni: “Sto facendo uno stage in una società di comunicazione e sono agli inizi, ma mi sto preparando raccogliendo informazioni sui programmi e sulle attività. Parleremo lingue diverse e già so che mi sorprenderà rendermi conto che Cristo è davvero lo stesso per ciascuno. Avendo la possibilità di partecipare solo per alcuni giorni ho scelto quelli con papa Francesco: la sua presenza è un incentivo importante per andare a Lisbona!”
Andrea è il più piccolo di questi partecipanti alla GMG: ha 18 anni e frequenta l’ultimo anno di liceo scientifico a Roma: “Non mi sto preparando in maniera particolare, ma tutti coloro con i quali mi sono confrontato mi hanno detto che si dormirà poco e male, per cui probabilmente tornerò a casa stanco ma so che ne varrà la pena. Mi aspetto di incontrare tante persone diverse da tutto il mondo, e mi farò un po’ guidare da mio fratello di 22 anni che ha già fatto una GMG”.
Alessia sta per laurearsi in Psicologia dello sviluppo all’Università Cattolica di Milano. “Avrei tanto voluto partecipare alla GMG di Cracovia, ma non ci riuscii. Tutti i miei amici e le mie amiche che sono andati lì me l’hanno raccontata come un’esperienza intensa e ricca di avventure!” Alessia andrà a Lisbona con un gruppo di ragazze della Residenza Universitaria Viscontea, e passeranno da Fatima una volta arrivate in Portogallo. “Mi sto preparando condividendo con altre amiche e compagne di viaggio qualche ritiro mensile e qualche momento di preghiera in Viscontea, una residenza universitaria milanese”.
Essere santi alla GMG sarà più facile?
Anche Lidia è di Milano e studia economia alla Bocconi. Lei non solo andrà alla GMG, ma lo farà per accompagnare come tutor le ragazze liceali del club Tandem, un’associazione per giovani e bambine promossa da genitori che si ispirano agli insegnamenti di san Josemaría: “Sono un po’ preoccupata, ognuna delle mie colleghe tutor ha fatto almeno una GMG. Ma ho ancora viva nel cuore l’esperienza della beatificazione di Carlo Acutis ad Assisi: essere più santi in questi contesti è quasi facile”.
La preparazione del gruppo di ragazze liceali richiede una certa creatività. “Per prepararci abbiamo organizzato un quiz sulla GMG – racconta Lidia – che in realtà è stata l’occasione per far conoscere le ragazze tra di loro. Oltre a queste attività più semplici abbiamo dato l’occasione alle ragazze di partecipare a piccole iniziative di volontariato in una casa famiglia con bambini affidati ai servizi sociali una volta a settimana. È importante che capiscano che devono mettersi in gioco in prima persona, perché in eventi come la GMG è facile scomparire tra i tanti!”
“Come anticipo della serata culmine della GMG – conclude Lidia – abbiamo invitato le ragazze a partecipare a una veglia al Santissimo che è durata tutta la notte, utilizzando la palestra del Tandem come accampamento e dividendoci in turni di mezz’ora di preghiera. Una ragazza, che non aveva mai fatto una cosa del genere, mi ha confidato che la sua mezz’ora era volata!”
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