Il Piano di Vita
La formazione cristiana
Autore: Opus dei
La formazione cristiana
Nel regalarti quella «Storia di Gesù», scrissi come dedica: «Cerca Cristo, trova Cristo, ama Cristo». -Sono tre tappe chiarissime. Hai tentato di vivere, almeno, la prima? (Cammino, 382). Queste parole di san san Josemaría, fondatore dell’Opus Dei, mostrano un percorso che è alla portata di tutti. È la sintesi della vocazione cristiana, del cammino dell’uomo sulla terra; l’Opus Dei offre alle persone che si avvicinano alle sue attività di formazione cristiana e umana un aiuto per cercare di viverlo, con l’aiuto della grazia di Dio, nella vita di tutti i giorni.
Questi sono i mezzi di formazione cristiana a cui si ricorre abitualmente nell’Opus Dei: il piano di vita, la direzione spirituale, la correzione fraterna, le visite ai poveri, il circolo di formazione, la meditazione, il ritiro spirituale, le giornate di studio e convivenza o corso annuale. Tutti questi mezzi di formazione provengono dalla tradizione millenaria della Chiesa.
Per ciascun mezzo di formazione offriamo una descrizione sintetica e un link a un articolo più esaustivo:
Piano di vita: Avere un piano di vita interiore vuol dire impegnarsi a dedicare ogni giorno un po’ di tempo esclusivamente a Dio, come lo si fa con le persone e gli interessi più cari.
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Direzione spirituale: Nell’Opus Dei ciascun fedele sa che può trovare un direttore spirituale che lo possa seguire con costanza nella sua vita interiore, in colloqui di direzione spirituale che possono essere anche settimanali, a seconda della disponibilità e del bisogno.
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Correzione fraterna: Cristo ha preso una realtà già esistente, gli ammonimenti famigliari, e l’ha elevata a strumento di santità, facendo sì che nella correzione fraterna operi la grazia.
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Visite ai poveri: La visita ai poveri è il modo di “fare volontariato” inteso da san Josemaría che, nei primi anni dell’Opus Dei, insieme ai giovani che conosceva, andava a trovare persone povere economicamente o povere di relazioni, perché sole o malate.
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Circolo di formazione: I contenuti di queste lezioni spaziano dalle pratiche di pietà tipiche della vita spirituale della tradizione cristiana (la vita sacramentale, la preghiera in tutte le sue forme, ecc.), ad alcuni temi dottrinali (il Magistero della Chiesa, le virtù umane e teologali, argomenti di etica professionale e sociale, ecc.).
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Meditazione: Nelle attività di formazione dell’Opus Dei la meditazione è di solito guidata da un sacerdote che, attraverso alcune riflessioni e considerazioni, cerca di accompagnare chi è in ascolto nel tenere vivo il proprio rapporto con il Signore.
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Ritiro spirituale: Un’occasione per guardare dentro il proprio cuore, interrogarsi sulle leve che muovono il nostro agire, riflettere sull’orientamento che prende, giorno dopo giorno, la nostra esistenza. E soprattutto per contemplare il mistero inesauribile di Dio, del suo amore e della sua misericordia.
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Giornate di studio e convivenza, corso annuale: Le giornate di studio e convivenza e i corsi annuali sono dei corsi di formazione di alcuni giorni a cui tutti i fedeli dell’Opus Dei sono invitati a partecipare con cadenza annuale.
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Avere un piano di vita interiore vuol dire impegnarsi a dedicare ogni giorno un po’ di tempo esclusivamente a Dio, come lo si fa con le persone e gli interessi più cari.
La fede cristiana non è un insieme di norme morali o di pratiche spirituali, ma un rapporto personale con Dio Padre. La scoperta della presenza di Dio nella propria vita porta al desiderio di conoscerlo sempre meglio e frequentarlo come un amico, come un Padre.
Nell’Opus Dei si chiama piano di vita tutto ciò che si fa per tenere viva e accesa la relazione con Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo. Nasce dalla consapevolezza che ogni amicizia, ogni relazione richiede la dedicazione di tempo e attenzioni. Pertanto il piano di vita attinge alla grande tradizione della fede della Chiesa, che nei secoli ha sviluppato diverse forme di preghiera che costituiscono un vero e proprio cammino di santità. Basta leggere le biografie dei santi per scoprire che, pur in situazioni storiche, sociali e personali molto diverse, ciò che li accomuna è un ardente amore per il Signore alimentato dalla preghiera e dalla costante ricerca della sua presenza nell’anima.
Avere un piano di vita vuol dire impegnarsi a dedicare ogni giorno un po’ di tempo esclusivamente a Dio, come lo si fa con le persone e gli interessi più cari. Ciascuno trova il modo migliore per farlo, compatibilmente con gli impegni di famiglia, di lavoro, del riposo, della vita quotidiana. Non sempre è facile, ma vale la pena prendersi l’impegno di fare ogni giorno qualcosa per evitare il rischio che la preghiera sia sottoposta all’umore del momento o ai ritmi sempre imprevedibili della vita.
Ad esempio, il piano di vita spirituale può comprendere:
- Una breve preghiera al mattino e alla sera per offrire a Dio la propria giornata
- La partecipazione alla santa Messa e la Comunione eucaristica, che è il centro e il punto più alto dell’unione con Dio
- Un po’ di tempo dedicato alla preghiera personale (lettura e meditazione di una pagina della Sacra Scrittura e di un testo spirituale)
- Recita del santo rosario
- Un breve esame di coscienza la sera
- La pratica di qualche devozione (l’Angelus a mezzogiorno, la Via crucis il venerdì, ecc.)
- La confessione frequente
Il piano di vita è caratterizzato da duttilità ed elasticità e si adatta bene ai propri ritmi di vita. Si può recitare il rosario mentre si è in viaggio o ci si sposta per andare al lavoro; partecipare alla Messa, se è possibile, anche nei giorni feriali trovando un orario compatibile con gli impegni; pregare in silenzio mentre i figli riposano; ascoltare una riflessione spirituale o una meditazione mentre si svolge un lavoro pratico; offrire a Dio i fastidi e gli imprevisti di una giornata difficile, ecc.
Lungi dal condurre all’isolamento e alla chiusura in sé stessi, la costante ricerca dell’unione con Dio può portare quella pace interiore piena di speranza che si trasmette anche nelle relazioni con le persone che ci stanno accanto.
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