San Lorenzo - 10 Agosto
Autore: Autori Cristiani
Papa Sisto II venne decapitato nell’anno 258, durante la persecuzione di Valeriano. Uno dei suoi diaconi,
Lorenzo, in un primo momento si salvò perché era l’amministratore dei beni della Chiesa: gli diedero quattro giorni per consegnare tutto alle autorità. Lorenzo, allora, distribuì ai poveri quei beni. Trascorso il tempo concesso, si presentò davanti al magistrato in compagnia di poveri e malati, dicendo: «Sono queste le ricchezze della Chiesa». I poveri e i malati sono un tesoro. Nelle loro sofferenze c’è una misteriosa presenza di Dio. Vengono associati in modo particolare alla croce di Gesù.
Lorenzo fu sottoposto alla tortura del fuoco sopra una graticola. Il cristiano non cerca il proprio martirio: non ha necessità di far precipitare i fatti; ma è coerente con la propria fede ed è disposto a dare la vita per Cristo. Il chicco di frumento deve morire per dare frutto (cfr. Gv 12, 24). Quando sant’Agostino ricorda il martirio di san Lorenzo, paragona la Chiesa a un giardino del Signore, con le rose che sono i martiri; ma aggiunge che in quel giardino c’è ogni tipo di fiori. Dipende da ciascuno di noi saper dare la nostra vita come Dio ci chiede: questo è amare. Spesso sarà in modo discreto e nascosto, nel compimento quotidiano del lavoro ben fatto, nell’attenzione alla famiglia, nella fedeltà agli amici, nella vicinanza ai poveri e ai malati. Sarebbe un’imprudenza ricercare il martirio di sangue, quando è possibile trasformare il mondo dal di dentro con una vita ancorata in Dio e dedicata al servizio degli altri.
La testimonianza di san Lorenzo, che si presenta alle autorità romane con dei poveri al posto delle ricchezze materiali, non manca di senso dell’umorismo: «Dio ama chi dona con gioia» (2Cor 9, 7). Il senso dell’umorismo mostra l’umiltà e un certo distacco dal mondo che passa, ma che vogliamo amare e riportare a Dio. Con il proprio lavoro quotidiano santificato, il battezzato unisce la creazione alla redenzione. Avvicinandosi la solennità del 15 agosto, che la Vergine Maria, Madre della speranza, ci aiuti a realizzare questo compito con buon umore, con un cuore fermo che fiducioso (cfr. Sal 112 [111], 7-8).
Guillaume Derville ( Fonte Opusdei.org) –
https://opusdei.org/it/gospel/commento-al-vangelo-10-agosto-san-lorenzo/
Preghiera a San Lorenzo
O glorioso S. Lorenzo, che sei onorato per la tua costante fedeltà nel servire la santa Chiesa in tempi di persecuzione, per la carità ardente nel soccorrere i bisognosi, per la fortezza invitta nel sostenere i tormenti del martirio, dal cielo volgi benigno il tuo sguardo su noi ancora pellegrini sulla terra.
Difendici dalle insidie del nemico, impetraci la fermezza nella professione della fede, la costanza nella pratica della vita cristiana, l´ardore nell´esercizio della carità, affinchè ci sia concesso di conseguire la corona della vittoria.
Gloria al Padre
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli, nei secoli. Amen
O invitto martire S. Lorenzo, chiamato ad essere il primo tra i sette diaconi della chiesa di Roma, hai chiesto ardentemente ed hai ottenuto di seguire il sommo pontefice San Sisto nella gloria del martirio. E quale martirio hai sostenuto! Con santa intrepidezza hai sopportato gli slogamenti delle membra, i laceramenti della carne ed infine il lento e penoso arrostimento di tutto il tuo corpo su una ferrea graticola.
Ma davanti ai tanti tormenti non hai indietreggiato, perché sostenuto da viva fede e da ardentissimo amore per Gesù Cristo nostro Signore. Deh! O glorioso Santo, ottienici pure la grazia di mantenerci sempre saldi nella nostra fede, malgrado tutte le tentazioni del demonio e di vivere così conformi a Gesù, nostro salvatore e maestro, di giungere così alla beata eternità in paradiso.
Gloria al Padre
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli, nei secoli.
Amen.
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