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Vangelo del giorno Giovedì 26 Maggio - Gv 16,16-20

"Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia"

Autore: Don Luigi Maria Epicoco

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,16-20
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo
che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e:
“Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un
poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando
tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi
vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma
il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra
tristezza si cambierà in gioia».

Parole del Santo Padre

La gioia cristiana è il respiro del cristiano, un
cristiano che non è gioioso nel cuore non è un buon cristiano. E’ il
respiro, il modo di esprimersi del cristiano, la gioia. Non è una cosa
che si compra o io la faccio con lo sforzo, no: è un frutto dello
Spirito Santo. Quello che fa la gioia nel cuore è lo Spirito Santo. La
gioia non è vivere di risata in risata. No, non è quello. La gioia non è
essere divertente. No, non è quello. E’ un’altra cosa. La gioia
cristiana è la pace. La pace che c’è nelle radici, la pace del cuore, la
pace che soltanto Dio ci può dare. Questa è la gioia cristiana. Non è
facile custodire questa gioia. (Santa Marta, 28 maggio 2018)

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