Vangelo del Giorno Lunedì 3 Ottobre 2022 - Lc 10,25-37
«E chi è mio prossimo?»
Autore: Don Luigi Maria Epicoco
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,25-37
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova
Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita
eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come
leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo
cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua
mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto
bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a
Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da
Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono
via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo
morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e,
quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide
e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli
accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le
ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo
portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò
fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui;
ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi
tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei
briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli
disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Parole del Santo Padre
Essere capaci di avere compassione: questa è la
chiave. Questa è la nostra chiave. Se tu davanti a una persona bisognosa
non senti compassione, se il tuo cuore non si commuove, vuol dire che
qualcosa non va. Stai attento, stiamo attenti. Non ci lasciamo
trascinare dall’insensibilità egoistica. La capacità di compassione è
diventata la pietra di paragone del cristiano, anzi dell’insegnamento di
Gesù. Gesù stesso è la compassione del Padre verso di noi. (Angelus, 14
luglio 2019)